Netflix ha chiuso ufficialmente lo studio noto come Team Blue che era a lavoro ormai da due anni su un gioco AAA, ovvero quei titoli di alta fascia che vengono sviluppati con budget importanti. Nello specifico, gli sviluppatori stavano mettendo a punto un multipiattaforma che avrebbe catapultato per la prima volta il colosso dei film e serie in streaming nella prima fila dell’universo videoludico. Ma il videogioco non uscirà mai, nonostante Netflix avesse investito in modo autoritario sul progetto, chiamando a sé veterani che avevano lavorato a colossal come Halo, God of War e Overwatch.
Le grandi società statunitensi non hanno grossi problemi a tagliare i rami considerati poco profittevoli, anche se non sono ancora del tutto secchi. E nonostante milioni investiti per il personale: lo studio era guidato da Chacko Sonny, ex sviluppatore di Santa Monica Studio e Blizzard Entertainment che aveva lavorato a giochi di alto profilo come God of War: Ascension e Overwatch, mentre solo l’anno scorso erano stati assunti Joseph Staten, direttore creativo della serie Halo e Rafael Grassetti, ex direttore artistico di God of War. A riportare la notizia della chiusura del Team Blue è stato il giornalista Stephen Totilo di Gamefile, che racconta come dopo due anni lo studio localizzato in California sia stato già di fatto smantellato e tutto il personale licenziato o ricollocato.
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Non c’è ancora un commento ufficiale di Netflix sulla chiusura di Team Blue, ma di certo la fine del progetto non significa l’abbandono del segmento videoludico, che rimane al contrario una delle priorità del colosso statunitense. L’esperimento è iniziato nel 2021 con giochi casuali, ma è poi proceduto con titoli molto popolari come la serie Grand Theft Auto e Hades oltre che esclusive sviluppate internamente e giochi indipendenti come Cozy Grove: Camp Spirit e Oxenfree II: Lost Signals. Forse i tempi per una produzione così importante come un titolo AAA non sono ancora maturi oppure si è facilmente elegante di concentrarsi sull’attuale business più cauto.
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-10-23 09:11:00 ,