A dimostrazione di quanto l’AI sia ormai profondamente utilizzata nello sviluppo di software anche ad alti livelli è arrivata la curiosa rivelazione da parte dell’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, che circa un quarto del nuovo codice dell’ecosistema è generato proprio dall’intelligenza artificiale. L’utilizzo dei sistemi di ultima generazione può aiutare in modo efficiente a velocizzare i tempi e occuparsi di una buona fetta di lavoro anche complesso, ma non è ancora dunque in grado di sostituire del tutto il personale umano, che deve essere sempre presente a monitorare e controllare i risultati.
Una recente indagine del celebre portale GitHub ha scoperto come il 92% degli sviluppatori statunitensi utilizzi già abitualmente strumenti basati su intelligenza artificiale per la programmazione, un risultato in linea con un altro sondaggio di Stack Overflow che indica nel 75% la percentuale di professionisti che già usa o ha intenzione di utilizzare tool AI. Il ceo di Google Sundar Pichai ha confermato che anche il colosso del web non disdegna l’assistenza dell’intelligenza artificiale, che anzi può “Aumentare in modo consistente la produttività e l’efficienza, per fare di più e farlo più velocemente“. In modo concettualmente simile alla guida autonoma delle vetture, che richiede che un umano sia comunque presente e pronto ad agire, anche nello sviluppo non si può lasciare che l’AI faccia da sé ma è sempre necessario controllare procedure e risultati. Ed essere in grado di correggere eventuali errori commessi, perché l’altro lato della medaglia riguarda proprio come sta cambiando il lavoro di sviluppo codice.
Le AI possono infatti lavorare in modo molto simile all’uomo, errori compresi: se già oggi è fondamentale il supporto di personale altamente qualificato a individuare problematiche e a risolverle, saranno sempre più numerosi gli strumenti AI che sono generati non più solo da umani ma da umani con le AI portandosi dietro criticità che potrebbero aumentare in modo esponenziale. Un dettaglio che richiederà sempre più attenzione in un settore che già oggi sta avendo profonde ripercussioni a livello di personale (in carne e ossa).
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-10-31 10:09:00 ,