Donald Trump ha intensificato la sua retorica incendiaria contro i media, le nazioni europee e persino i sondaggi, accusandoli di complotti e di inganni contro la sua campagna. Durante un comizio in Pennsylvania, una piazza chiave per i candidati presidenziali, Trump ha scandito parole che mirano a scaldare gli animi dei suoi sostenitori, generando controversie anche tra i suoi stessi alleati.
Attacco alla illustrazione: “Non mi dispiacerebbe se sparassero ai media”
Le dichiarazioni shock non si sono fatte attendere. Trump ha espresso il suo disprezzo per i media, definiti “gravemente corrotti”, arrivando a dire che non gli “dispiacerebbe se qualcuno sparasse ai media”. Le parole, pronunciate durante il comizio, hanno suscitato l’indignazione degli osservatori, in quanto sembrano giustificare un’ostilità violenta verso la illustrazione, un pilastro fondamentale della democrazia. L’ex presidente non è nuovo a uscite contro i giornalisti, già definiti in passato “nemici del popolo”, ma questa dichiarazione ha destato ulteriore preoccupazione per il clima di intolleranza che potrebbe derivarne.
L’Europa “ci deruba”
Non solo la illustrazione, ma anche l’Europa è finita nel mirino di Trump. In un conferenza arricchito di riferimenti polemici e battute, il tycoon ha accusato i Paesi europei di “derubare” gli Stati Uniti. “Pensano che siamo stupidi”, ha detto, interpretando perfino una versione caricaturale di Angela Merkel con accento tedesco, per sottolineare la sua irritazione verso le politiche economiche del continente europeo. Trump ha poi minacciato di innalzare ulteriori dazi contro l’Europa, accusandola di approfittarsi dell’America, un argomento che già durante il suo mandato aveva trovato ampio spazio, generando un contesto di tensioni commerciali.
I sondaggi “falsi e corrotti”
Trump ha contestato la legittimità dei sondaggi, in particolare quelli del New York Times, definiti “falsi” e “corrotti”. Il suo team ha accusato il quotidiano di manipolare i dati per scoraggiare i suoi elettori, diffondendo sondaggi che darebbero Trump dietro la vicepresidente Kamala Harris. Per l’ex presidente, tali sondaggi sarebbero parte di un “complotto” per “sopprimere” il sostegno dei suoi elettori. Non è la prima volta che Trump solleva dubbi sull’integrità dei sondaggi e dei media, una strategia che sembra mirare a delegittimare qualsiasi risultato sfavorevole alla sua campagna.
“I dem imbroglieranno”
Il clima di sfiducia si estende nei confronti del processo elettorale stesso. Trump ha insinuato che i democratici stiano pianificando brogli per assicurarsi la vittoria alle urne. Kamala Harris è stata etichettata come un’“estremista di sinistra” e “corrotta”. Trump ha ribadito che i democratici cercheranno di prolungare i tempi per l’annuncio dei risultati, insinuando che l’obiettivo sia manipolare l’esito a proprio favore. L’ex presidente ha anche dichiarato che tali comportamenti meritano la galera.