Stati Uniti, c’è già chi grida ai brogli

Ma quest’anno Lake ha anche promosso tesi cospirazioniste legate al voto per corrispondenza e il voto anticipato, chiedendo di indire un unico giorno in cui votare in presenza. Il suo conseguente sostegno al voto anticipato e per corrispondenza alla vigilia delle elezioni fa il paio coi voltafaccia dell’ex presidente Donald Trump, che si è reso conto che senza queste due modalità non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere.

Ma pur avendo cambiato idea sulla legittimità del voto per corrispondenza, Lake rimane convinta che le elezioni saranno rubate. L’unica soluzione? “Faremo in modo che il voto sia esagerato colossale per essere manomesso”, ha detto ai suoi sostenitori.

Durante la sua campagna per il Senato, la candidata si è ripetutamente rifiutata di rispondere a una semplice domanda: è disposta ad accettare i risultati delle elezioni?

Negli Stati Uniti, i sondaggi suggeriscono che potrebbe andare incontro a una sconfitta e, in base alle sue dichiarazioni durante la campagna elettorale, è improbabile che Lake, che non ha ancora ammesso di aver perso nel 2022, sia disposta ad ammettere di una disfatta.

Lake ha portato la sua sfida in tribunale e ha perso di nuovo. Imperterrita, poi, ha continuato a ingraziarsi Trump e il movimento Maga, ed è stata persino presa in considerazione come possibile candidata per la vicepresidenza. Ora, sostiene che sarebbe stupido impegnarsi ad accettare i risultati delle elezioni senza sapere quali saranno.

I sostenitori di Kari Lake a Prescott, Arizona.

Photograph: Jamie Lee Taete

Molti dei suoi sostenitori che hanno parlato con Wired US lunedì sera si sono detti d’accordo con Lake, convinti che fossero già in corso dei brogli nelle consultazioni elettorali.

“Non credo che dovremmo accettare nulla finché non sapremo che le elezioni sono oneste. Sappiamo che l’ultima è stata truccata e che lo è stata anche quella del 2020“, ha dichiarato a Wired US Sandy, un sostenitore di Lake di Prescott Valley.

Ma ci sono stati anche fan che hanno esortato la loro candidata a fare la cosa giusta e ad ammettere la sconfitta. “Non abbiamo scelta, dobbiamo accettare i risultati“, ha commentato Rick Starmer, di Chino Valley, nella contea di Yavapai.