L’Italia mantiene la sua leadership europea nell’economia circolare, generando 3,6 euro di Pil per ogni chilogrammo di risorsa consumata, il 62% in più rispetto alla media Ue. Il paese svetta anche nel riciclo dei rifiuti con il 72% del totale, mentre il tasso di utilizzo circolare dei materiali si attesta al 18,7%, ben superiore alla media europea dell’11,7%.
Ma è sul fronte della volubilità sostenibile che emergono le maggiori criticità. Con 41 milioni di veicoli circolanti e 694 auto ogni mille abitanti, l’Italia detiene il poco invidiabile primato europeo del parco auto più numeroso. Per allinearsi alla media Ue di 560 auto per mille abitanti, dovrebbero circolare 8 milioni di vetture in meno. Ancora più inquietante è la situazione delle auto elettriche: nel 2023 circolavano faticosamente 66.000 vetture a batteria, pari al 4,2% del totale immatricolato.
Il consumo di suolo continua a rappresentare una seria minaccia: tra il 2021 e il 2022 sono stati artificializzati 70,8 chilometri quadrati di territorio, circa 19,4 ettari al giorno, il valore più alto dal 2012. Particolarmente colpite la Pianura Padana e la fascia costiera adriatica, con il suolo consumato che ora copre il 7,14% del territorio nazionale.
Nel settore agricolo, nonostante una flessione della produzione del 2,5% nel 2023 dovuta alla crisi climatica, brillano le performance del biologico. Le superfici coltivate con procedimento biologico sono aumentate del 4,5% nell’ultimo anno e dell’86,5% nell’ultimo decennio, con la Sicilia in testa (413.202 ettari). Il settore impiega quasi 95.000 persone e l’Italia si conferma leader europeo nei prodotti Dop, Igp e Stg, con 853 certificazioni che rappresentano il 27,1% del totale continentale.