I primi risultati delle elezioni americane 2024 assegnano 230 grandi elettori per Donald Trump, 200 per Kamala Harris. Con il candidato repubblicano che ha già conquistato uno dei sette swing states, il North Carolina, ed è in vantaggio in cinque degli altri sei. Allargando così il distacco dalla attuale vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica. Questa la situazione provvisoria mentre procede lo spoglio per le elezioni presidenziali americane. Affidandosi alla copertura del Ney York Times, Wired Italia ha costruito questa mappa per seguire l’andamento del voto:
Come detto, Trump si è aggiudicato il North Carolina, uno dei sette stati in bilico. Sono i cosiddetti Swing States (insieme a Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin), in cui il risultato era incerto perché storicamente non sono la roccaforte di uno dei due schieramenti, ma possono oscillare sensibilmente da una parte o dall’altra, contribuendo alla vittoria delle elezioni americane per uno dei due candidati. Con il 91% dei voti scrutinati, Trump ha un vantaggio di 3 punti percentuali sulla sfidante. Si tratta di un margine di 140mila voti, sufficienti per il NYT per attribuire la vittoria al candidato repubblicano.
Il quale, come detto, è in vantaggio anche negli altri stati ‘indecisi’. In Georgia, con oltre il 95% dei voti scrutinati, ha ottenuto 140mila voti in più della rivale. Tant’è che per la Cnn lo Stato è chiamato e assegnato all’ex presidente. In Pennsylvania, stato chiave per la corsa di Harris, è avanti di 3 punti, con il 18% di schede ancora da scrutinare. allocuzione analogo in Wisconsin, dove però mancano il 29% delle schede da contare.
Più indietro lo scrutinio in Michigan, dove solo il 42% dei voti è stato contato, ma il vantaggio di Trump è di quattro punti percentuali. Più indecisa la corsa in Arizona: con il 54% delle schede scrutinate, il candidato repubblicano è in vantaggio dello 0,4%, pari a circa 7mila voti. In Nevada, infine, i seggi hanno chiuso da poco e ancora non ci sono dati.
Il sistema di voto
Tutto questo è incisivo perché gli Stati Uniti hanno un sistema di voto peculiare. Le elezioni americane si basano sul suffragio universale indiretto. Detto altrimenti, questo significa che, sebbene gli elettori esprimano la loro preferenza per un candidato, in realtà votano per i 538 grandi elettori del Collegio elettorale. Questi elettori, dopo un lungo processo, hanno il compito di eleggere ufficialmente il presidente. Per vincere, un candidato ha bisogno di totalizzare almeno duecentosettanta grandi elettori, due in più del suo sfidante: è questo il numero che fa la differenza ed è possibile che il candidato con il maggior numero di voti popolari non sia necessariamente quello con più grandi elettori.