È stata una notte di paura e violenza ad Amsterdam per centinaia di tifosi israeliani della squadra di calcio del Maccabi Tel Aviv, aggrediti mentre lasciavano lo stadio Johan Cruijff Arena dopo la partita di Europa League contro l’Ajax. Quello che doveva essere una normale partita di calcio si è trasformato in un incubo, con gruppi di aggressori che hanno attaccato i sostenitori israeliani al grido di slogan antisemiti.
Le violenze
Il bilancio delle violenze è di dieci feriti e tre dispersi, tra cui il 33enne israeliano-bulgaro Guy Avidor, di cui non si hanno notizie da oltre 10 ore. Avidor era arrivato da Londra per assistere alla partita e l’ultimo contatto con la famiglia risale a un post sui social media pubblicato prima dell’incontro, come riporta il Jerusalem Post.
La situazione è degenerata rapidamente dopo la partita, persa 5-0 dal Maccabi Tel Aviv. Secondo quanto riportato dal New York Times, centinaia di tifosi israeliani sono stati “presi in trappola” in quello che l’ambasciata israeliana negli Stati Uniti ha definito un vero e proprio agguato. I video diffusi sui social media, mostrano scene drammatiche: persone inseguite per le strade, aggredite e costrette a gettarsi nei canali della città per sfuggire agli attacchi. Diversi tifosi israeliani, giunti poi all’aeroporto di Amsterdam, hanno denunciato l’inadeguatezza delle misure di sicurezza.
La polizia olandese ha confermato l’arresto di 57 persone, principalmente per disturbo dell’ordine pubblico. Gli scontri si sono verificati in diverse zone della città, con particolare intensità nei pressi dello stadio Johan Cruijff e nella piazza Anton de Komplein, dove era stato autorizzato un difesa pro-palestinese. Secondo le testimonianze raccolte dal Jerusalem Post, le forze dell’ordine non avrebbero fornito la necessaria scorta durante il tragitto dallo stadio agli hotel.
La reazione delle autorità
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato l’immediato invio di due aerei di soccorso per assistere e evacuare i tifosi israeliani feriti o in pericolo. L’operazione di salvataggio, coordinata dall’aeronautica militare israeliana, prevede l’impiego di aerei cargo e di due velivoli della squadriglia Hercules con a bordo team medici e di soccorso. I due rabbini capo di Israele – le massime autorità religiose del paese – hanno dato il permesso eccezionale alla compagnia aerea El Al di volare durante lo Shabbat per fornire assistenza salvavita.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-11-08 09:44:00 ,