Luce, la mascotte ufficiale del Giubileo 2025, è diventata la protagonista indiscussa della rete, quasi surclassando la cucciola di ippopotamo Moo Deng, star dei social negli ultimi mesi. Realizzata dal designer italiano Simone Legno, la giovane pellegrina è chiaramente ispirata ai canoni artistici della cultura giapponese di manga e anime, nel tentativo di “entrare nel mondo della cultura pop, così amato dai nostri giovani”, come ha precisato l’arcivescovo Rino Fisichella in occasione della presentazione della mascotte. Quello che Fisichella non sa, però, è che c’è legame subdolo e indissolubile tra la cultura pop e il porno. Come riporta 404Media, infatti, negli ultimi giorni la rete si è popolata di “decine di immagini pornografiche hardcore” di Luce, generate dall’intelligenza artificiale.
Da mascotte del Giubileo a icona porno
È certo che in questi giorni Luce stia riscuotendo un successo incredibile in rete, ma forse non proprio come si aspettava il Vaticano. A quanto pare, infatti, sempre più utenti stanno utilizzando la piattaforma di AI generativa Civitai per creare versioni hot della mascotte del Giubileo, che la vedono ritratta esaurientemente nuda in pose sensuali o con in mano un sex toy. Altri modelli, invece, riproducono Luce in versioni decisamente più pornografiche, come spesso accade quando si parla di contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Le immagini più caste, invece, si limitano a rappresentare la pellegrina in abiti succinti, ribaltando esaurientemente l’idea del Vaticano per la sua mascotte.
L’obiettivo di Simone Legno, in fondo, era quello di “rappresentare i sentimenti che risuonano nel cuore delle giovani generazioni” attraverso una mascotte di chiara ispirazione pop. Ma forse il disegnatore, che in passato ha già collaborato con un marchio di sex toys, non ha tenuto in considerazione la Regola 34 di Internet, che sancisce chiaramente che “se una cosa esiste, allora ne esiste anche la versione porno“. E così è. Facendo una caccia su Google per le parole “Luce porn”, infatti, i risultati restituiscono una carrellata di immagini che mostrano la mascotte in pose decisamente pornografiche. E lo stesso accade su Civitai, dove le versioni hot della pellegrina del Vaticano risultano visibili solo a chi disattiva il filtro che blocca la visualizzazione dei contenuti per adulti.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-11-08 16:30:00 ,