Un altro prodotto di All Music Works sono i Riftboys, un “collettivo di Portland, guidato dal produttore Jasper. Un’esplosione di creatività e diversità, che combina elementi di hip-hop, trap e R&B con un’energia che sfida i generi”. Il gruppo ha pubblicato un Ep, Cash Flow, a cui va aggiunto il singolo My Hustle.
La questione legale
L’arrivo dell’intelligenza artificiale sta costringendo il settore musicale a riscrivere le regole legali. Per ora, una creazione prodotta unicamente da un’AI non può essere commercializzata sotto copyright. Secondo Zehr, All Music Works aggira questo inconveniente intervenendo al minimo. “Se premo un pulsante e questo genera a caso quello che voglio, non è arte. Ma se costruisco le linee guida, lo è. È come se fossero i nostri alter ego, ma noi non ci mettiamo la faccia“, afferma l’imprenditore, aggiungendo gli artisti fisici interessati ai vantaggi promessi dalla sua tecnologia lo hanno già contattato. “Questa è solo la punta dell’iceberg“, commenta.
Per la musica generata dall’intelligenza artificiale le basi giuridiche non sono ancora solide. A giugno, l’industria musicale ha dichiarato guerra a Suno e Udio, due dei principali creatori di musica che utilizzano l’AI. Un gruppo di etichette discografiche, tra cui Universal Music Group, Warner Music Group e Sony Music Group, ha intentato una causa contro gli strumenti negli Stati Uniti. L’accusa è di violazione del diritto d’autore su larga scala e la richiesta di risarcimento arriva fino a 150mila dollari per ogni opera coinvolte. Ciononostante, per ora tutte le produzioni di Music Works sono disponibili anche su Spotify, Youtube e Apple Music.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.
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di Manuel de León www.wired.it 2024-11-25 16:32:00 ,