Il Cybertruck continua a essere un mezzo disastro

Da questo punto di vista però il Cybertruck lascia a desiderare. “Le auto con richiami continui anche ben dopo il lancio suggeriscono un totale di richiami molto più elevato nel corso della loro vita“, afferma Brauer, secondo cui i sei ritiri di cui è stato oggetto il Cybertruck rappresentano una performance “peggiore rispetto al 91%” degli altri veicoli del 2024. Una situazione che forse è stata preannunciata già nel 2023, quando un rapporto di Tesla trapelato ha mostrato che il Cybertruck aveva difetti di progettazione.

“Non siamo in grado di fare previsioni sul Cybertruck in questa fase iniziale – sottolinea Brauer –, ma finora non sta andando molto bene“.

Il pick-up di Tesla non decolla

Secondo Drury , la maggior parte degli acquirenti del pick-up elettrico non presta grande attenzione alle stime sulla longevità e molti probabilmente non sono preoccupati dai richiami. “I clienti del Cybertruck sono interessati agli sguardi e alle occhiate: non si preoccupano di quante volte sarà richiamato nell’arco di 30 anni – osserva Drury –. Comprano quest’auto per il presente, senza pensare al futuro“.

“Un acquirente di auto standard vuole sapere se un veicolo durerà 10 anni o se avrà un buon rapporto qualità-prezzo – continua –. Un cliente Cybertruck non si preoccupa di nulla di tutto ciò. Possedere un Cybertruck non è pratico, è un vanto. Serve a dire: ‘Ho un reddito così alto che posso permettermi di sprecarlo in un’auto poco pratica‘”.

Come altri critici, Drury ritiene che gli acquirenti del Cybertruck siano persone “che pensano: ‘Non mi importa se uccido qualcuno quando guido questa cosa per strada’“, ma anche “che non ci sono molte di queste persone, quindi il mercato del Cybertruck è relativamente piccolo“.

Se Tesla (che è stata contattata per questo articolo) sta davvero pescando in bacini più piccoli di quanto originariamente previsto da Musk – che in occasione di un incontro con gli azionisti del 2023 aveva previsto che le vendite del Cybertruck avrebbero potuto raggiungere le 250mila unità entro il 2025, per poi arrivare a 500mila all’anno una volta aumentata la produzione – questo potrebbe aiutare a spiegare l’ammorbidimento delle vendite post-vendita del Cybertruck.