Niente riduzione del canone Rai per il 2025. La battaglia di Matteo Salvini e della Lega, che aveva dato i suoi frutti nella legge di bilancio del 2023, non ha avuto dodici mesi dopo lo stesso esito. L’importo della tassa tornerà dunque a salire da 70 a 90 euro totali. Ma perché ogni anno paghiamo questa cifra e con quali modalità dovremo farlo?
Addebito diretto in bolletta
Come ricorda il sito dell’Agenzia delle entrate, il canone di abbonamento alla televisione è obbligatorio per tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo. Esso è dovuto una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a patto che tutti i componenti abbiano la residenza nella stessa abitazione. Dal 2016 è stata inoltre introdotta la presunzione di detenzione di apparecchi televisivi per tutti i titolari di un’utenza di fornitura di energia elettrica nel proprio luogo di residenza.
Per tale ragione, questi ultimi pagano il canone tramite addebito diretto sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Nei casi in cui nessun componente del nucleo sia titolare di un contratto con società di energia elettrica, il pagamento della tassa è richiesto attraverso il versamento di un modello F24 da compiere entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.
E chi è in pensione?
Un capitolo a parte riguarda i pensionati. Essi possono infatti scegliere di pagare il canone Rai con addebito diretto sulla pensione, facendo preventiva richiesta in tal senso al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello a cui si riferisce l’abbonamento. Tale modalità non è valida per coloro i quali abbiano percepito nell’anno precedente a quello della richiesta una pensione superiore ai 18mila euro.
E chi vive all’estero ma ha una casa in Italia?
I contribuenti che vivono all’estero ma possiedono comunque uno o più apparecchi televisivi in case a loro disposizione nel territorio nazionale italiano, qualora non fossero titolari di un conto aperto presso Poste Italiane o presso una filiale di una banca situata in Italia, dovranno invece pagare la tassa con un bonifico in favore del bilancio dello Stato.
Le esenzioni
La legge prevede specifici casi in cui il pagamento dell’obolo non è dovuto. Si tratta dei titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica che specifichino di non possedere apparecchi televisivi, degli ultra 75enni con reddito non superiore a 800 euro e dei diplomatici e militari stranieri.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-11-28 13:17:00 ,