Si sta manifestando sempre più frequentemente uno strano fenomeno su Google Maps ovvero la segnalazione erronea di chiusura di autostrade. Sulla popolare app di navigazione installata su centinaia di milioni di smartphone Android (e iPhone), può infatti capitare di incappare nella nota grafica rossa tratteggiata con simbolo di divieto di accesso, che rappresenta una strada inaccessibile per motivazioni varie. Di recente, sul servizio di mappatura di Google è successo in varie importanti arterie autostradali, con moltissimi utenti che hanno seguito strade alternative.
Milioni di utenti utilizzano Google Maps ogni giorno, è un servizio affidabile e sempre più ricco di funzionalità, dalla esame di punti di interesse alle notizie in tempo reale su traffico e incidenti, il tutto condito da una buona dose di AI. Ogni tanto, però, qualcosa non funziona al migliore, e non è la prima volta. Il riferimento è a quanto capitato ieri 1 dicembre 2024, quando svariati utenti hanno notato la comunicazione di chiusura di alcune porzioni di autostrade A1, A14 e A22. Già dalla schermata di anteprima si potevano notare i classici tratteggi bianco-rossi con simbolo del divieto di accesso oppure la comunicazione appariva in-app durante il percorso già impostato. Come riportato dall’Ansa, si citavano i km “Sull’Autobrennero a sud di Bolzano a sud di Trento e a sud di Verona, ma anche in Autosole tra Piacenza e Parma, come tra Imola e Cesena”. In ogni caso, si trattava di chiusure fantasma, perché a tutti gli effetti quei tratti erano aperti e in condizione di totale normalità. Già in mattinata, il fenomeno era poi rientrato.
Ci sono dei precedenti. Il primo a maggio 2023 con l’A22 che sarebbe stata chiusa tra Vipiteno e il confine con l’Austria, portando circa 17.000 auto a transitare proprio all’interno del piccolo comune nel territorio di Bolzano, per bypassare un blocco inesistente e causare così sei km di code. Il secondo caso è avvenuto lo scorso ottobre, sempre sulla stessa autostrada del Brennero e sullo stesso tratto, provocando anche le ire dei sindaci locali. Qual è la causa delle chiusure fantasma? Non esiste una risposta univoca al malfunzionamento dell’algoritmo, che può a volte interpretare erroneamente rallentamenti o code. Ricordiamo infatti che Google Maps utilizza proprio i dati ricavati anonimamente dagli smartphone sul territorio per calcolare traffico e code, mentre è di poche ore fa la notizia dell’implementazione delle segnalazioni dell’altra app Waze (sempre di proprietà di Google) da parte della sua folta community a proposito di eventi sulla strada. Abbiamo contattato Google per chiedere un commento ufficiale alla vicenda, che pubblicheremo non in questo momento riceveremo.