Un gruppo di 50 esperti ha raccomandato al governo dellaSpagna di inserire sugli smartphone etichette contenenti avvertenze sui presunti danni alla salute mentale causati dall’uso eccessivo dei dispositivi mobili. La proposta fa parte di una strategia per combattere la dipendenza da telefoni e applicazioni, una condizione che colpisce soprattutto i giovani.
Il comitato è stato costituito dal governo spagnolo all’inizio dell’anno, con l’obiettivo di analizzare l’impatto sui minori di piattaforme e dispositivi digitali ed elaborare un piano per combattere i potenziali rischi. I risultati del lavoro sono stati descritti in un rapporto che include diagnosi sociologiche e neuroscientifiche, oltre a più di cento misure concrete per salvaguardare l’integrità di bambini e adolescenti su internet.
Le proposte spagnole
Tra le altre cose, il prova comprende una sezione dedicata a quello che viene descritto come un “accesso progressivo” e in base all’età di bambini e ragazzi ai device: un divieto assoluto per i bambini di età dipendente ai 3 anni, un uso limitato per quelli fino a 6 anni e il ricorso in via prioritaria di telefoni non connessi a internet fino a 12 anni. Il rapporto suggerisce anche di aumentare l’età minima per l’apertura di account sui social network, portandola da 14 a 16 anni.
Lo studio si occupa inoltre delle risorse digitali nel settore dell’istruzione, sottolineando la necessità di “una revisione degli strumenti e delle applicazioni per determinare il loro contributo al miglioramento dell’apprendimento secondo criteri scientifici“. Ma propone anche “l’eliminazione dei giochi educativi online legati a sistemi di gratificazione istantanea“. Gli educatori dovrebbero poi ricevere materiale di formazione sulla navigazione sicura, sui controlli parentali e sui tempi di esposizione adeguati. Secondo il testo, le scuole dovrebbero attuare la proposta progettando meccanismi “adatti a tutti i tipi di famiglie, ai loro livelli socio-economici e alla loro disponibilità“. Per conformarsi alla misura sarebbero prese in considerazione sovvenzioni da destinare alle organizzazioni di genitori e ad altri enti collegati.
Il team di esperti ha concluso che i disturbi e le dipendenze legati all’uso eccessivo di apparecchiature elettroniche e software dovrebbero essere dichiarati un problema di salute pubblica. Un provvedimento che consentirebbe di “mettere in atto azioni di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, dato che alcuni effetti della tecnologia sulla salute possono essere reversibili, come l’impatto sul sonno e sulla concentrazione“.
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di Fernanda González www.wired.it 2024-12-06 14:49:00 ,