Ovviamente, avranno un ruolo preminente anche i Reperti virgiliani che si incontreranno sala dopo sala, alcuni dei quali di particolare rilievo: dal Virgilio in Cattedra databile tra XII e XIII secolo al cosiddetto Trono di Virgilio del II secolo aC, dalle monete gonzaghesche con effige di Virgilio del XV e XVI secolo a un frammento di affresco con il volto del poeta del 1540, dal Busto di Virgilio della prima metà del XVI ai volumi antichi delle sue opere: tutte testimonianze concrete che trovano nel Museo Virgilio dimora definitiva.
Ma anche il palazzo che ospita il museo sarà, di per sé, un repertorio monumentale che sa raccontarci, nelle sue tante stratificazioni, la storia di una città e di un’umanità che continua a evolvere. Ecco perché, lungo il percorso, s’incontrano approfondimenti specifici intitolati Lo spazio racconta dove si potranno scoprire gli inestimabili segreti del Palazzo. Il più rilevante è senz’altro il ciclo degli affreschi che decora la Sala Intermezzo, un soppalco di nuova costruzione che ci porta alla giusta altezza e alla giusta distanza per apprezzare degli affreschi medioevali che nessuno aveva mai potuto ammirare fino al 2012, quando i lavori di consolidamento del palazzo dopo un terremoto li hanno riportati alla luce lasciando a bocca aperta esperti e appassionati.
Oltre il Museo
Nel Gran Finale, ossia l’ultima sala del Museo, ci si ritroverà di fronte a un’installazione che è conclusione ideale e, al tempo stesso, apertura a tutto quel che esiste al di fuori delle mura di Palazzo del Podestà. Infatti, grazie all’app del museo, visitatrici e visitatori avranno costantemente la possibilità di costruirsi un’idea personale di Virgilio attraverso il percorso My Virgilio: QR Code che, chiedendoci di esprimere quanta vicinanza sentiamo rispetto ad alcuni tratti del poeta, ci permette di definire un profilo. Il Virgilio Nascosto, riflessivo, che sceglie di vivere in disparte; il Virgilio Maestro, studioso, che scrive e sperimenta; il Virgilio Epico, che decide di votarsi a uno scopo più grande, diventa voce della Storia e dello Stato, e il Virgilio Umano, che sa guardare dentro gli esseri umani e che nobilita le passioni, i turbamenti, le fragilità, gli ideali. Accanto all’installazione del Gran Finale, ci sarà anche il Virgilio Glocal, ossia una mappa interattiva che suggerisce a visitatrici e visitatori quali luoghi virgiliani possono esplorare a Mantova, in Italia e nel mondo, anche utilizzando come filtro il profilo che si è eccellente durante il percorso: Luoghi d’infanzia e Dimore (Virgilio Nascosto); Opere e Reperti a Mantova (Virgilio Maestro); Musei e Palazzi che raccontano il mito di Virgilio e la Rotta di Enea (Virgilio Epico); Piazze, Statue e Monumenti (Virgilio Umano).
Museo Virgilio sarà uno spazio che, negli anni, si arricchirà senz’altro di nuovi contenuti, sale, implementazioni e aggiornamenti, perché la volontà non è inaugurarlo, ma tenerlo vivo.
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di Diana Principe www.wired.it 2024-12-06 14:00:00 ,