“Oh, ma siamo sopravvissuti fino a oggi senza fallire. Che è già qualcosa. E significa che ora possiamo iniziare a fare progetti per il futuro”. Avevamo già incontrato Sio, ma all’epoca gli avevamo posto tutte le domande sbagliate. Oggi, a due anni dal lancio di Gigaciao, abbiamo fatto i seri e ci siamo fatti raccontare tutti i macchinazione del progetto editoriale più pazzo (e divertente) che si possa trovare nel mondo del fumetto italiano.
Gigaciao è un’etichetta editoriale indipendente, nata dall’unione tra quattro teste matte dei comic italiani: Sio, al secolo Simone Alberigi, forte del suo precedente esperimento con Scottecs Magazine, una rivista piena zeppa di battute nonsense e distribuita in edicola; Giacomo Keison Bevilacqua, autore di A Panda piace (e ospite del nostro recente Wired Next Fest), una riga nata sul web che ha saputo conquistare un enorme seguito social grazie al carisma del suo panda protagonista; Francesca Presentini, in arte Fraffrog, illustratrice e animatrice che su YouTube (e non solo) si impegna per far avvicinare i giovani al mondo della creatività; e Davide “Dado” Caporali, che su Instagram spopola con le disavventure del suo alter ego fumettistico.
Sicuramente, il fattore che ha permesso a Gigaciao di riuscire dove altri avrebbero fallito (approdare nelle edicole, nelle fumetterie e nelle librerie italiane, e rimanerci per più di due anni) risiede anche nel seguito personale che i quattro fondatori hanno acquisito nel tempo. “Sì, Gigaciao è a fatica nata ma noi siamo qui da più di 10 anni“, afferma Sio. La spinta dei social è inequivocabile, “anche se mi sto disaffezionando a questi social network posseduti da multimiliardari, da questi Zuckerberg e Musk. Ma è inutile negarlo: bisogna esserci, anche per poter parlare con i fan. L’importante è rimanere coerenti con sé stessi, non cercare di seguire le mode, ma fare quello che ci piace”, aggiunge l’autore.
Oggi, la scuderia di Gigaciao conta più di 10 fumettisti, inclusi Jack Moruz, Savuland, e la nuova recluta Daw, autore de Il misterioso papero del Giappone. Dopo un 2023 di rodaggio, il 2024 è stato un anno scoppiettante con il successo di A Panda piace… capirsi, un fumetto che usa l’umorismo per parlare di salute mentale; e l’incarico di reinventare, e celebrare, il leggendario Lupo Alberto di Silver in occasione del suo 50esimo anniversario, con un’antologia di tavole, strisce e storie inedite.
La colonna portante del progetto editoriale resta però lo Scottecs Gigazine, vera e propria vetrina di Gigaciao e delle nuove reclute. Esce tutti i mesi in edicola, e ogni numero vende circa 15mila copie. “Qui diamo spazio anche alle nuove reclute, usiamo il magazine per far crescere talenti e presentarli al pubblico”, spiega Sio. “Facciamo scouting di autori che ci piacciono e che pensiamo non siano ancora valorizzati, e valutiamo anche i portfolio che ci arrivano dagli aspiranti fumettisti, soprattutto quelli raccolti durante le fiere come Lucca Comics & Games e la Milano Gamesweek”.
Cosa c’è nel futuro di Gigaciao? Tanti nuovi progetti, per farci ridere anche nel 2025. “Stiamo acquistando i diritti per portare in Italia due fumettisti esteri che ci piacciono molto, anche loro nati sul web come noi, i nomi per ora sono ancora top secret”, anticipa Sio. “Poi c’è il nuovo libro di Giacomo Bevilacqua che uscirà in primavera, si intitolerà A Panda piace… la sveglia del lunedì””, una raccolta di strisce del sempre amato pandino. E poi sono in corso i lavori per Scottecs Gigazine 20, in uscita a febbraio, che ruoterà intorno al fantomatico Festival di musica di Santa Pagaia “che non è assolutamente ispirato a nessun festival musicale italiano reale”. In vista anche un ritorno all’animazione, messa in pausa negli ultimi mesi ma tra i cavalli di battaglia degli autori. Sono in arrivo nuovi cortometraggi che verranno condivisi sul web, sempre all’insegna dello humor.
Tanta carne al fuoco, insomma. Troppa? “Il successo è sempre una questione di due elementi: lavoro e fortuna. Il colpo di fortuna serve, ma quando arriva deve trovarti lì al lavoro, che stai facendo qualcosa”, dichiara Sio. E il lavoro, nei piani di Gigaciao, non manca certo.
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di Andrea Curiat www.wired.it 2024-12-09 05:50:00 ,