Una fusione tra Honda e Nissan. Una rivoluzione di due colossi giapponesi per rispondere all’espansione del settore dell’automotive cinese: Honda e Nissan hanno confermato la propria intenzione di diventare un’unica realtà entro il 2026, segnando un punto di svolta storico per l’industria nipponica. Dall’accordo, che rappresenterebbe una delle più grandi riorganizzazioni del settore negli ultimi anni, nascerebbe di fatto il terzo gruppo automobilistico al mondo per vendite, subito dopo Toyota e Volkswagen.
La decisione di Honda, la seconda casa automobilistica giapponese, e Nissan, al terzo posto, riflette la necessità di contrastare l’ascesa delle case automobilistiche cinesi e l’intensa concorrenza di Tesla. In questo senso, l’amministratore delegato di Honda Toshihiro Mibe ha dichiarato che “l’ascesa delle case automobilistiche cinesi e dei nuovi attori ha cambiato parecchio l’industria automobilistica. Dobbiamo sviluppare le capacità per combatterli entro il 2030, altrimenti saremo sconfitti”. Entrambe le società hanno recentemente vissuto difficoltà nel più grande mercato automobilistico al mondo, proprio quello cinese, considerato che produttori come Byd vi stanno guadagnando terreno grazie a veicoli elettrici e ibridi con software avanzati.
I numeri del nuovo gruppo
La fusione, che coinvolgerebbe anche Mitsubishi Motors (Nissan ne è il principale azionista, ma la decisione definitiva della società di Tokyo è attesa solo a gennaio), potrebbe portare le vendite globali del gruppo giapponese a oltre 8 milioni di auto all’anno. Se tutto filerà liscio, la nuova holding dovrebbe essere operativa entro agosto 2026, quando le azioni di Honda e Nissan saranno ritirate dalla quotazione. Le due società puntano a raggiungere vendite combinate di 30mila miliardi di yen (circa 184 miliardi di euro) e un utile operativo superiore a 3000 miliardi di yen.
Honda, con una capitalizzazione di mercato di oltre 38 miliardi di euro (più o meno il quadruplo di quella di Nissan), avrà un ruolo predominante nella gestione della nuova entità, nominando la maggior numero del consiglio di cura. Mibe ha comunque sottolineato come quella in via di definizione non sia un’operazione di salvataggio di Nissan, ma rappresenti piuttosto un’iniziativa per assalire le sfide globali del settore.
Per trovare una ristrutturazione del settore automobilistico ai livelli della fusione Honda-Nissan bisogna risalire ai tempi dell’unione tra Fiat Chrysler Automobiles e PSA nel 2021, che ha dato vita a Stellantis. Le case automobilistiche nipponiche mirano a condividere risorse per accelerare lo sviluppo di tecnologie di elettrificazione e guida autonoma, riducendo i costi e aumentando l’efficienza. Già a marzo di quest’anno, Honda e Nissan avevano dichiarato di voler collaborare su questi aspetti, espandendo poi la cooperazione a Mitsubishi Motors ad agosto.
I punti di forza
Nonostante le difficoltà, entrambe le aziende presentano punti di forza. Honda ha mostrato una base finanziaria stabile grazie alle sue solide attività nel settore delle motociclette e delle auto ibride, nonostante un calo delle vendite in Cina. Nissan sta invece implementando un piano di ristrutturazione che include il taglio di 9000 posti di lavoro e la riduzione del 20% della capacità produttiva generale, in risposta al calo delle vendite nei mercati chiave di Cina e Stati Uniti.
Le reazioni del mercato alla notizia della fusione sono state positive. Le azioni Honda hanno registrato un rialzo del 3,8%, quelle di Nissan dell’1,6% e quelle di Mitsubishi Motors del 5,3%, superando l’aumento dell’indice Nikkei, che ha chiuso in crescita dell’1,2%.
L’annuncio ha anche suscitato opinioni critiche. L’ex presidente di Nissan Carlos Ghosn, attualmente ricercato in Giappone, ha espresso scetticismo sul successo dell’alleanza, definendola non complementare. Anche la casa automobilistica francese Renault, maggiore azionista di Nissan, ha dichiarato di voler valutare l’impatto dell’operazione sui propri interessi. Foxconn, l’azienda taiwanese interessata alla produzione di veicoli elettrici, aveva infine mostrato interesse per una collaborazione con Nissan, ma i colloqui non hanno avuto seguito.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-12-23 16:29:00 ,