Ci sono tante cose impreviste che possono capitare a un coccodrillo, si suppone, ma una delle più inaspettate è sicuramente quella di fare l’attore. È il destino che è capitato a Burt, magnifico rettile australiano che è stato tra i protagonisti del film culto degli anni Ottanta Crocodile Dundee. Proprio lui, imponente con le sue squame lucide, le sue zampe giganti e i suoi denti possenti è comparso accanto a Paul Hogan e Linda Kozlowski nella mitica pellicola che nel 1986 ha dato inizio a una popolarissima saga, molto replicata anche in Italia. In queste ore, però, è arrivata la brutta notizia: Burt è finito dopo aver superato i 90 anni. A confermarlo è lo staff del Crocosaurus Cove di Darwin, città della regione australiana del Northern Territory: “È con grande tristezza che annunciamo la morte di Burt, l’iconico coccodrillo marino e star del classico australiano Crocodile Dundee”, si legge in un post su Instagram a lui dedicato: “Si è spento pacificamente nel weekend, e le stime dicono avesse più di 90 anni, segnando la fine di un’era incredibile”.
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Il famoso esemplare risiedeva in questo acquario-rettilario dal 2008 e lo staff del Crocosaurus Cove lo racconta come un coccodrillo dalla forte personalità: “Scapolo conclamato… il suo temperamento fiero gli ha fatto incassare il rispetto degli addetti e dei visitatori, dato che incarnava lo spirito grezzo e indomito dei coccodrilli marini”. Descritto come “unico nel suo genere”, Burt è stato catturato negli anni Ottava nel fiume Reynolds, sempre nel Northern Territory, e poi appunto impiegato nel film nel quale lo si vede attaccare il protagonista Mick Dundee (Hogan), l’avventuriero che si trova a viaggiare dall’outback australiano alla giungla di New York. Dopo il primo capitolo nel 1986, ne seguirono altri due, uno nel 1988 e uno nel 2001, ma senza la partecipazione di Burt. Ora proprio nel santuario in cui ha vissuto in pace tutti questi anni sarà apposta una targa per ricordare quanto fosse “una forza della natura e come monito della potenza e maestosità di queste creature incredibili”.