Non aspettatevi cattivi, alieni o mostri memorabili, perché questo speciale annovera antagonisti piuttosto deboli, ma vi troverete una trovata geniale (e incredibilmente mai partorita prima nell’ambito della serie), il Time Hotel, di un Moffat in vena di riprendere punti dopo il non esaltante ritorno a Doctor Who con L’algoritmo della morte. Joy to the World è ambientata tra l’albergo di Anita e il suddetto Time Hotel, un luogo dove gli ospiti possono soggiornare in camere che garantiscono l’accesso a differenti momenti della Storia. Grazie a questo, il Dottore, a caccia di una misteriosa valigetta, salta da un vagone dell’Orient Express a una valle preistorica popolata di dinosauri con velocità esaltante. il viaggiatore alieno, solitario e di fresco “orfano” della sua compagna Ruby, si imbatte, proprio a Natale, in un’altra anima solitaria: una donna di nome Joy, interpretata dall’esuberante Claire Devlin di Derry Girls (ma i più la riconoscono come Penelope Featherington di Bridgerton): l’attrice irlandese Nicola Coughlan.
Joy viene presto coinvolta nella missione per salvare il mondo, e nel farlo predestina sé stessa a diventare una delle stelle più luminose (pun intended) e rassicuranti del firmamento di Doctor Who, e a dispensare una delle storie più “heartwarming” della longevissima serie britannica. “So che per molti fan alcune storie di Doctor Who possono avere una forte risonanza emotiva e diventare molto personali e significative” ha osservato Moffat. “Per me, è un tipo diverso di esperienza personale diversa che si crea quando mi siedo a scrivere una storia del Dottore” ha continuato. “Mi ricordo quando ho scritto Il bambino vuoto. Ricordo la straordinaria sensazione di essere finalmente riuscito a iniziare la scrittura dell’episodio e quel pensiero, momentaneo, in cui mi sono reso conto che anche se ero uno scrittore di sitcom, ero riuscito a creare una puntata di Doctor Who. Ho pensato: ‘Dio, non ho alcuna esperienza in questo campo”’. Poi ho scritto un sacco di battute e alla fine è andata bene”.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2024-12-25 05:40:00 ,