L’Italia è ancora molto lontana dall’equiparare gli altri paesi dell’Unione europea in materia di smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche (raee) sul territorio. A dirlo è Erion Weee consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione di questo tipo di materiali, che nel 2024 ha differenziato circa 237.000 tonnellate di raee, in crescita del 2% rispetto al 2023 (232.000 tonnellate).
Nonostante il leggero miglioramento, però, per centrare l’obiettivo imposto dall’Unione Europea in materia di gestione dei raee, l’Italia dovrebbe raccogliere circa 12 chili di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre attualmente è ferma a 6 chili.
“È stato un anno in ‘stand-by’ – ha spiegato Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee – e questo significa, ancora una volta, che l’Italia ha perso un’opportunità, perché non c’è recupero di materiali senza riciclo ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative possano rappresentare un nuovo punto di partenza, grazie alle semplificazioni, alle campagne di comunicazione e alla reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: comuni, negozianti, cittadini e consorzi”.
Negli ultimi mesi del 2024 sono infatti state introdotte importanti novità in materia di raee. Tra queste, gli emendamenti del decreto legge “Salva Infrazioni” che semplificano le procedure burocratiche per la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici da parte dei negozianti e obbligano i consorzi italiani a progettare, realizzare e dotare annualmente campagne di comunicazione, informazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei raee. È stato inoltre istruito il bonus elettrodomestici, che incentiva l’acquisto di prodotti made in Europe con classe energetica pari o superiore alla B, favorendo un corretto smaltimento dei raee. “Da parte nostra – continua Arienti – continueremo a lavorare con l’impegno di sempre per far sì che la parola raee diventi di uso comune e che, soprattutto, sempre più cittadini conoscano i servizi di conferimento gratuiti a loro disposizione per fare la cosa giusta. C’è ancora molta strada da fare, ma siamo fiduciosi”.
Il lavoro di Erion Weee nel 2024
Per quanto riguarda il consorzio – che gestisce il 65% dei raee domestici in Italia – l’incremento della raccolta, seppur contenuto, ha riguardato soprattutto il raggruppamento R4, ovvero i piccoli dispositivi elettrici ed elettronici, con oltre 18.000 tonnellate, in aumento del 5% rispetto al 2023. Anche la raccolta dei Raee più “pesanti”, ricchi di materie prime recuperabili, ha registrato un incremento nel 2024: il raggruppamento R1 (freddo e clima) ha superato le 76.000 tonnellate con un aumento del 2% e l’R2 (grandi elettrodomestici) ha oltrepassato le 113.000 tonnellate, in aumento del 4%. In calo invece l’R3 (tv e monitor), sceso a circa 28.000 tonnellate in calo dell’8% e proseguendo il declino iniziato dopo il boom del 2021 legato al “bonus rottamazione tv”. Anche l’R5 (sorgenti luminose) è diminuito, fermandosi a 240 tonnellate, meno il 6%.
I risultati positivi sono tutti riconducibili alle iniziative di sensibilizzazione promosse da Erion Weee, che nel 2024 ha arricchito il progetto DireFareRaee con nuove attività: quasi 50 tappe del docufilm Materia Viva, disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity, la salone immersiva Materia Viva Experience, campagne social come RaeeGen e oltre 4.000 affissioni e collaborazioni con partner come Legambiente e National Geographic. “Nonostante l’inversione del trend negativo – sottolinea Giorgio Arienti – manca ancora il salto necessario per una vera transizione all’economia circolare.”
Per il 2024 Erion Weee ha registrato un tasso di riciclo delle materie prime seconde pari all’88% del peso dei raee gestiti. Dalle 237.000 tonnellate di raee domestici trattati sono stati ricavati oltre 130.000 tonnellate di ferro, 5.200 tonnellate di alluminio, 5.800 tonnellate di rame e 29.600 tonnellate di plastica. Questo ha evitato l’emissione di 1,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica e generato un risparmio energetico di 337 milioni di chilowattora, contribuendo significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico.