Author:
Si presenta allontanando da sé
ogni etichetta o classificazione politica, Ernesto Maria
Ruffini, oggi a Caserta per la prima lezione del nuovo anno di
Polity Design, la Scuola di Classe dirigente cattolica nazionale
riconosciuta dalla Cei, fondata e diretta da Luigi Ferraiuolo,
che ha la propria sede nel Palazzo della Curia Vescovile.
“Le etichette creano steccati – dice rivolgendosi agli
allievi della scuola – per cui è importante sapere cosa fare, e
non come. O migliore il come viene in un secondo momento”, dice
rispondendo ad uno studente che gli chiede come possono
riorganizzarsi i cattolici in politica, anche in considerazione
dell’evento che il 18 gennaio prossimo si terrà a Milano, vero e
proprio ‘battesimo’ dell’associazione “Comunità democratica”,
con Romano Prodi, Graziano Delrio e l’ex segretario del Partito
Popolare Pierluigi Castagnetti.
“Un’iniziativa che non ho organizzato io, ma a cui sono stato
invitato” specifica Ruffini, che non vuole sentir parlare della
definizione che gli è stata affibbiata di “federatore dei
cattolici democratici”. Nè di rinascita della Democrazia
Cristiana. “In Italia il modo migliore per restare soli è
fondare un partito” dice, “ciò che vorrei è parlare di diritti,
come quello di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione, e
ancora non pienamente attuato. Andare a Milano vuol dire
confrontarsi su idee e obbligazioni”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi la notizia di Author: su: RSS di Regione Campania – ANSA.it
LEGGI TUTTO SU www.ansa.it