Nel 2000 si interrompe il rapporto con Benetton ma lui continua a creare altre campagne eclatanti, come quella del 2007 che mette sui cartelloni una donna malata di anoressia per il brand di moda No-l-ita. Prima ancora, nel 2004, aveva fondato un nuovo centro di sperimentazione sulla comunicazione moderna, La Sterpaia, questa volta a Pisa. Nel 2018 torna a collaborare con Benetton, firmando immagini che parlano di immigrati e di quartieri multiculturali come il Giambellino a Milano ma venne licenziato nel 2020, dopo sue problematiche direzioni rilasciate in radio in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova.
Creativo prorompente, vulcanico e sopra le righe, Oliviero Toscani non è mai stato parco di dichiarazioni controverse, appellativi roboanti (spesso accusati di diffamazione) e polemiche accese. Da sempre vicino al Partito radicale (si candidò in Parlamento nel 1996 con Pannella e di nuovo nel 2006 con la Rosa nel pugno), negli anni ha manifestato in modo acceso la sua opposizione alle politiche di personalità come Berlusconi, Salvini e Meloni, ed espresso le sue opinioni spesso brutali su temi come immigrazione, femminicidio, rapporti con la Chiesa (lui che era pervicacemente ateo). Nell’agosto 2024, in un’intervista esclusiva al Corriere, aveva rivelato che nel giugno dell’anno prima gli era stata diagnosticata l’amiloidosi, malattia rara e incurabile legata a una produzione eccessiva di proteine che bloccano gli organi vitali. In quell’occasione aveva dichiarato: “Non ho più la passione di fotografare, mi sono affrancato di tutto. Ora mi pento delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto”.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2025-01-13 05:35:00 ,