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Si sono svolti a porte chiuse i funerali della piccola Giulia, la bimba di nove mesi morta nella notte tra sabato e domenica e aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva accanto al papà nel lettone dei genitori in un appartamento ad Acerra (Napoli).
La famiglia, che ieri aveva chiesto di spegnere i riflettori nella giornata dedicata all’ultimo saluto alla piccola, ha preferito anticipare i funerali e restare con pochi intimi nel Duomo di Acerra, ed all’uscita del feretro, nell’antistante piazza, sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario.
Il carro triste è stato fatto uscire dal retro del Duomo, seguito dall’auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto astenersi da le riprese e le foto facendo scudo ai finestrini.
“Avete affidato Giulia alla Madonna. Ripartite dal vostro amore che vi aveva donato questa meravigliosa bambina che ora si trova sotto il manto della Vergine”. Così don Gustavo Arbellino, vice parroco della duomo di Acerra (Napoli), che ha celebrato i funerali della piccola Giulia Loffredo, rivolgendosi, durante la Messa, ai genitori della bimba.
I genitori, si è appreso, hanno ascoltato le parole del sacerdote accanto alla piccola bara bianca, senza distogliere lo sguardo dal feretro. Poco distanti da loro i nonni e bisnonni della piccola.
“Se le pietre di questa duomo potessero parlare – ha aggiunto don Gustavo – racconterebbero la vita piena di gioia di Angela, che è cresciuta come ministrante nel nostro Duomo.
Oggi non dobbiamo chiederci il perché della tragedia, ma affidare questa piccola alla custodia del Signore. Voi ripartite dal vostro amore, quello che vi ha donato Giulia, sostenendovi a vicenda in questo momento di dolore”.
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