E’ l’altra faccia della transizione energetica. Come dice la parola si tratta di una fase di passaggio e per di più epocale: finisce l’era degli idrocarburi e (ri)comincia quella del tutto elettrico. Ma le conseguenze non saranno solo per l’ambiente e per la lotta al cambiamento climatico: chiuderanno attività industriali e se ne apriranno altre. Per esempio: entro il 2025, anche l’Italia manderà in pensione le centrali a carbone ancora attive – che soddisfano ancora tra il 5% e il 10% all’anno della domanda di energia – e saranno trasformate in impianti a ciclo combinato a gas, per poi essere a loro volta fermate entro il 2050.