Per chi vige già l’obbligo
Al di là dell’obbligo di green pass per accedere alle mense aziendali, scattato dopo la Faq del Governo pubblicata il 15 agosto, ci sono 3,4 milioni di lavoratori già obbligati “strutturalmente” ad avere il green pass, fino al 31 dicembre 2021. Sono, innanzitutto, 1,9 milioni di lavoratori della sanità: chi esercita professioni sanitarie e gli operatori che lavorano in strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e negli studi professionali. Poi ci sono 1,4 milioni di lavoratori della scuola, delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per i quali l’obbligo del green pass parte dal 1° settembre. Chi non si adegua, sarà considerato assente ingiustificato, e a partire dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso, senza retribuzione.
Lavoratori non vincolati
Infine c’è una vasta platea di lavoratori che si trova in una sorta di limbo normativo. Il decreto legge del 23 luglio 2021 ha previsto infatti l’obbligo del green pass, dal 6 agosto, per accedere a ristoranti al chiuso, musei, palestre, piscine, centri benessere, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, sale gioco, concorsi pubblici. L’obbligo è per chi accede in queste strutture: non è specificata l’estensione per coloro che ci lavorano. La stessa situazione si ripresenta sul fronte dei trasporti: il decreto legge 6 agosto 2021, lo stesso che ha introdotto l’obbligo del green pass per il personale scolastico, prevede anche l’obbligo della certificazione verde anti-Covid, dal 1° settembre, per accedere ad aerei, treni, navi e traghetti, autobus che collegano più di due Regioni. Anche in questo caso, nessun obbligo esplicito è stato introdotto per i lavoratori del settore, come gli autisti e i piloti.