L’obiettivo di coinvolgere India, Russia e Cina. Gli obiettivi resterebbero monchi se concordati solo all’interno del G7. La ricerca di un’intesa sul congelamento dei fondi
Il metodo di lavoro che si sono dati Mario Draghi e Luigi Di Maio quello di una stretta sinergia nei contatti internazionali. Il ministro degli Esteri fa di solito da apripista,
parla con il suo omologo cinese, americano, francese
, poi il dossier arriva sul tavolo di Palazzo Chigi e passa al presidente del Consiglio che rafforza a sua volta l’esigenza di un G20 a guida italiana per met settembre con i capi di Stato e di governo
.
Fino ad ora nessuno ha detto di no, compresi i cinesi, anche se si attende nei prossimi giorni un colloquio fra Draghi e Xi Jinping. Di sicuro lo sforzo diplomatico che vede come protagonista il capo del governo non facile: il G7 della settimana prossima, anche se non ancora fissato, vedr una comunit di 7 leader che hanno pi di un denominatore comune e una certa facilit a raggiungere obiettivi condivisi. Ma solo con un formato come il G20, di cui l’Italia ha la presidenza, che si possono raggiungere risultati pi efficaci, anche per il coinvolgimento dell’India, della Russia e della Cina.
I target a cui sta lavorando il premier nei suoi contatti, ultimo quello di due giorni fa con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sono un insieme di convergenze su almeno tre o quattro temi: diritti umanitari, condanna del terrorismo, tutela delle migrazioni e del processo di evacuazione degli afghani che hanno collaborato con la coalizione internazionale. E infine, non ultimo come importanza, il congelamento dei fondi e degli aiuti finanziari internazionali come strumento di deterrenza per obbligare i talebani ad accettare alcune condizioni.
Un obiettivo che sarebbe monco se raggiunto solo in sede di G7, e per il quale Draghi convinto che ci voglia
il pieno coinvolgimento almeno di Mosca e Pechino. Anche per questo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov discuter con il suo omologo italiano Di Maio, e subito dopo anche direttamente con Draghi, degli obiettivi di un G20 straordinario, durante la sua visita a Roma del 26 e 27 agosto.
In questo solco si svolta anche la telefonata di Draghi con Biden. I due hanno convenuto sulla necessit di arrivare ad una sintesi comune in sede di G7, ma hanno discusso anche dello sforzo diplomatico italiano e di allargare ad altri contesti geopolitici, attraverso il G20, la ricerca di decisioni realmente efficaci per condizionare il governo dei talebani: quantomeno all’aderenza a principi base di diritti umani
, al mantenimento della promessa, fatta a Washington nei mesi scorsi, durante i colloqui sul ritiro del contingente americano, di non tornare ad essere un epicentro di accoglienza del terrorismo islamico.
Anche Di Maio ritiene essenziale il congelamento dei fondi, lo ha detto due giorni fa nel corso della ministeriale della Nato: Chi detiene adesso il comando in Afghanistan deve capire che lo terremo d’occhio e lo considereremo responsabile, usando tutta la nostra leva economica, compresi i finanziamenti. A questo proposito, non possiamo evitare di lavorare con tutte le parti, come Pakistan, Russia e Cina, che condividono con noi la stessa preoccupazione.
22 agosto 2021 (modifica il 22 agosto 2021 | 07:06)
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