In Campania tornano i controllori sui treni locali dell’Eav – Campania

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‘Obbligo green pass per tutti dipendenti, da noi 10% no vax’


(ANSA) – NAPOLI, 01 SET – “La novità da oggi per il
trasporto pubblico locale è il ritorno del controllore, ma sul
compito di verificare la mascherina aspettiamo la trattativa
nazionale tra governo e sindacati, che sono contrari”. Così il
presidente di Eav, l’azienda regionale di trasporto su ferro e
gomma in Campania, Umberto De Gregorio spiega all’ANSA l’inizio
della nuova era del viaggio sui treni non a lunga percorrenza,
dove non c’è obbligo di green pass ma solo di mascherina. “Nelle
nuove linee guida – sottolinea De Gregorio – mi preoccupa la
nuova specifica con cui per il tpl si parla di chirurgica o
ffp2, mentre quelle di stoffa, come ad esempio le tante
brandizzate che vediamo, non sono ammissibili: questo renderà i
controlli più complicati. Vedremo. Da oggi intanto ripartono i
controllori che erano stati bloccati per la pandemia per evitare
contatti diretti. La Campania ha un tasso elevato di evasori e
da due anni ci sono solo i tornelli per arginarli; è stato anche
un disastro economico quindi come testimonia il calo di 20
milioni di ricavi da traffico nel bilancio 2020. Ora possiamo
riprendere gradualmente, questo è positivo. Intanto da un anno e
mezzo se il capotreno o l’autista del bus vede persone senza
mascherine o mezzi super affollati o si ferma e chiama le forze
dell’ordine e così continuerà”.
   
Eav ha circa 100 controllori per le linee Circumvesuviana,
MetroCampania NordEst e Sepsa, una rete da oltre 100.000
passeggeri al giorno, per controlli più severi servirà aumentare
la pattuglia: “Mi aspetto – spiega il presidente Eav – che il
governo stanzi fondi per nuovi controllori, ma anche che prenda
decisioni nette. Al momento i no vax salgono, ma viviamo la
contraddizione assurda che per gli addetti al trasporto, anche
sui treni nazionali, il capotreno può essere no vax: insomma,
chi chiede il green pass deve averlo lui stesso, altrimenti si
mina la credibilità del settore e dei controlli. Noi in Eav
abbiamo vaccinato quasi tutti ma c’è un 10% che non lo ha fatto,
resta questo zoccolo duro, per questo serve l’obbligo”. (ANSA).
   

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