Per i 70 anni della presenza dell’alleanza militare in Italia, il capo dello Stato ricorda: «Quanto avvenuto di recente in Afghanistan fa comprendere l’importanza di un nuovo concetto strategico»
«Libertà, coesione sociale, condivisione della sicurezza collettiva, rispetto tra le diverse culture». Sono i capisaldi sottolineati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento alla cerimonia per il 70mo anniversario della presenza Nato in Italia, a Lago Patria in provincia di Napoli. Il capo dello Stato ha continuato puntualizzando l’importanza del «rafforzamento del patto transatlantico per affrontare le sfide future che aspettano l’Europa», sottolineando quanto sia importante la capacità dell’Alleanza di «evolvere e guardare ai cambiamenti internazionali che ci aspettano» e di come per l’Italia questa rappresenti una «pietra angolare per la sicurezza, uno tra i principi base per uno Stato di diritto». Mattarella ha fatto poi riferimento alla crisi in Afghanistan su cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha confermato, sul tema, il prossimo G20. Mattarella, nella conclusione del suo intervento, ha quindi sottolineato l’impegno italiano, presente e futuro, nelle missioni Nato: «Quanto è avvenuto recentemente in Afghanistan ha scosso profondamente la comunità internazionale e fa comprendere quanto sia importante la riflessione in atto in ambito Nato e che deve portare al nuovo concetto strategico atteso per il prossimo summit a Madrid, per un’Alleanza militarmente forte e al contempo politicamente sempre più efficace nel perseguimento di una politica di pace e di affermazione dei diritti dell’uomo».
L’impegno dell’Italia
«Nella rideterminazione del concetto strategico della Nato non deve mancare una attenta e bilanciata definizione degli impegni relativi al fianco Sud», ha sottolineato Mattarella. Il capo dello Stato ha aggiunto che «l’impegno dell’Italia si esprime anche in molteplici missioni che la vedono forte contributore, con circa 1.340 militari impegnati in nove operazioni». «L’Italia avverte l’orgoglio di ospitare sul proprio territorio importanti infrastrutture dell’Alleanza e desidero ringraziare l’ammiraglio comandante per il grande contributo che il Joint Force Command ha dato e continua a dare per la pace e la stabilità. Questo Comando ha accompagnato il nostro Paese nella sua appartenenza alla Nato dal momento che è stato istituito appena due anni dopo la firma da parte dell’Italia, in qualità di membro inventore, del Trattato del Nord Atlantico», ha affermato Mattarella».
17 settembre 2021 (modifica il 17 settembre 2021 | 14:38)
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Franco Stefanoni , 2021-09-17 12:39:09
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