È il più grande sequestro di mascherine messo a segno in Italia. Praticamente quasi la metà dei dispositivi di protezione individuale arrivati nel periodo caldo dell’emergenza Covid non erano conformi alla legge, o peggio ancora, erano dannosi per la salute.
Per questo motivo i finanzieri del Nucleo valutario hanno bussato alla porta della Protezione civile nazionale, di una serie di strutture locali e continuano a dare la caccia ai corrieri che ancora oggi custodiscono parte della fornitura da oltre 800 milioni di mascherine costata alle casse dello Stato più di 1,2 miliardi di euro.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2021-10-18 22:11:18 ,roma.repubblica.it