Il presidente del Movimento 5 Stelle: «Non andremo più nei canali del servizio pubblico». Marcucci (Pd): «Conte non interferisca»
Dopo una lunga notte di trattative, questa mattina è stata trovata la quadra sulle prime nomine Rai del nuovo amministratore delegato Carlo Fuortes. Una decisione che ha scontentato, però, il Movimento 5 Stelle, «esautorato» da qualsiasi confronto, come detto dal presidente Giuseppe Conte. «Fuortes non libera la Rai dalla politica ma ha scelto di esautorare una forza politica come il M5s: siamo alla degenerazione del sistema e per questo il M5s non farà più sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico», ha detto in una dichiarazione alla stampa.
Annunciando, d’ora in poi, la linea dura, anzi durissima, dei grillini. «Il Movimento 5 Stelle non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove», si traduce nella mancata partecipazione di esponenti grillini dai tg del servizio pubblico, dai talk show e non solo. Stop infatti, viene spiegato, a tutte le dichiarazioni rilasciate da esponenti del M5S in strada, ad esempio, o a margine dei lavori delle aule parlamentari. «L’amministratore delegato della Rai Fuortes — ha tuonato Conte — poteva scegliere come affrontare le nomine. Ha scelto di sottrarsi a qualsiasi confronto nelle sedi istituzionali, ha rinviato dapprima l’incontro richiesto nei giorni scorsi dal Cda e poi ha anche rinviato la convocazione già programmata davanti alla commissione di Vigilanza», ha aggiunto.
Resta una buona norma per la politica «non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti», è stata la replica a stretto giro su Twitter del senatore Pd Andrea Marcucci. Parere ribadito anche dal segretario Iv in Vigilanza Rai, Michele Anzaldi: «Non si era mai visto un leader di partito protestare contro la lottizzazione dei tg Rai perché non sarebbe riuscito a lottizzare anche lui. Conte, che per tre anni ha usato il servizio pubblico come un suo megafono personale, entra nel Guinness degli autogol politici».
Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei Tg #Rai. Vale anche per @GiuseppeConteIT . Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) November 17, 2021
La posizione grillina sulla Rai dimostra che «non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte. Fa tutto da solo», è la posizione espressa da Matteo Renzi su Fb. «Un anno fa mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in TV. È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena», ha scritto il leader di Italia Viva. «Vedrete che anche stavolta durerà poco. Non hanno mai mantenuto una promessa: torneranno», ha risconfitto in un post su Facebook il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. Senza entrare nel merito delle «ragioni della scelta, mi dispiacerebbe perdere un elemento di sicuro arricchimento come i Cinque Stelle in trasmissione», è stato invece il commento di Bruno Vespa rispetto alla posizione annunciata da Conte di non far più sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico.
17 novembre 2021 (modifica il 17 novembre 2021 | 19:11)
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, 2021-11-17 17:07:51
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