di Tommaso Meo
Ancora cattive notizie per Meta, la società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp. I procuratori generali di un gruppo di Stati americani hanno fatto sapere di aver avviato un’indagine sul colosso dei social network per capire se abbia o meno violato la legge sulla protezione dei consumatori con la promozione dell’uso di Instagram mirata a un target di bambini e adolescenti, pur essendo a conoscenza delle conseguenze negative che il social può avere sui più giovani.
I potenziali danni all’equilibrio fisico e mentale causati da Instagram agli adolescenti, soprattutto a causa della rappresentazione del corpo delle donne, erano emersi nei mesi scorsi grazie a una ricerca interna della stessa compagnia fornita dell’ex product manager di Facebook, Frances Haugen, e diffusa dal Wall Street Journal.
“Facebook, ora Meta, non è riuscita a proteggere i giovani sulle sue piattaforme e ha invece scelto di ignorare o, in alcuni casi, raddoppiare le note manipolazioni che rappresentano una vera minaccia per la salute fisica e mentale, sfruttando i bambini nell’interesse del profitto“, ha dichiarato il procuratore generale del Massachusetts, Maura Healey, in una nota. Oltre al Massachusetts, gli Stati coinvolti nelle indagini sono Nebraska, California, Florida, Kentucky, Tennessee, Vermont, New York e New Jersey.
In una nota un portavoce di Meta ha risposto che “queste accuse sono false e dimostrano un profondo fraintendimento dei fatti”. La società ha “guidato il settore nella lotta al bullismo e nel sostegno alle persone che lottano con pensieri suicidi, autolesionismo e disturbi alimentari”.
La società negli ultimi mesi ha in effetti aumentato i controlli e la possibilità di stabilire le impostazioni per fornire esperienze adeguate all’età per gli adolescenti. Dallo scorso luglio gli utenti fino a 16 anni che si iscrivono a Instagram hanno comunque il proprio account in modalità privata per impostazione predefinita. L’età minima per unirsi alla piattaforma è 13 anni, ma la Meta ha confermato che trova ed elimina migliaia di account creati da utenti più piccoli.
A settembre, la società ha dichiarato di aver sospeso i suoi piani per creare una versione di Instagram per bambini, dopo che le rivelazioni del Wall Street Journal avevano sollevato molti dubbi nell’opinione pubblica e nei legislatori americani. Nonostante questo, Meta ha sempre affermato che i documenti trapelati sono stati utilizzati per dipingere un’immagine falsa del lavoro dell’azienda.
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www.wired.it
2021-11-19 13:01:04