I mercati temono la nuova variante del Covid-19 proveniente dal Sudafrica. Forti vendite sui bancari e i petroliferi. DiaSorin tra i pochi in territorio positivo
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee registrano ribassi nell’ordine del 3-4% nell’ultima seduta della settimana. I mercati temono la nuova variante del Covid-19 proveniente dal Sudafrica. “Le paure degli addetti ai lavori sono legate al fatto che la nuova variante possa alimentare una accelerazione dei contagi in molti paesi e mettere fortemente sotto pressione i sistemi sanitari, eludendo potenzialmente le difese dei vaccini e complicando gli sforzi per riaprire le economie e risolvere i problemi di colli di bottiglia nel sistema degli approvvigionamenti”, ha segnalato Filippo A. Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
Alle 16.45 il FTSEMib era calo del 4,06% a 25.998 punti, dopo aver toccato un minimo a 25.963 punti in avvio di seduta. Alla stessa ora il FTSE Italia All Share perdeva il 3,92%. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,69%) e per il FTSE Italia Star (-1,72%).
Il bitcoin si conferma sotto i 54.500 dollari (circa 48.000 euro).
Lo spread Btp-Bund resta sotto i 130 punti.
L’euro ha superato gli 1,13 dollari.
Forti vendite sui bancari.
Spiccano i ribassi di IntesaSanpaolo (-5,07% a 2,172 euro) e UniCredit (-6,74% a 10,512 euro).
In forte calo i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a gennaio 2022) è scivolato sotto i 71 dollari al barile.
ENI lascia sul terreno il 5,86% a 11,576 euro.
Pesanti ribassi per Saipem (-4,43% a 1,7895 euro) e per Tenaris (-6,52% a 8,896 euro).
Moncler (-5,25% a 63,48 euro) guida il calo delle società del lusso.
In controtendenza, invece, DiaSorin (+6,65% a 189,25 euro).
Telecom Italia TIM rimane sotto i riflettori, dopo la forte volatilità registrata nelle ultime sedute. Le azioni ordinarie scendono dello 0,29% a 0,4826 euro, mentre i titoli di risparmio sono in ribasso dell’1,99% a 0,4489 euro. Secondo quanto riportato dai principali quotidiano l’amministratore delegato del colosso telefonico, Luigi Gubitosi, potrebbe valutare di rimettere le deleghe per facilitare le trattative con il fondo statunitense KKR.
Al MidCap spicca lo scivolone di Autogrill (-8,49% a 5,692 euro).
Intonazione negativa per Ariston Holding, nel giorno del debutto a Piazza Affari. Il titolo è in flessione dell’1,4% a 10,106 euro. Le azioni erano state collocate a 10,25 euro, per una capitalizzazione iniziale di 3,37 miliardi di euro.