La Casa Bianca alza la pressione su Russia e Cina: nel vertice virtuale con Vladimir Putin organizzato martedì, il Presidente Joe Biden intende cercare strade per una de-escalation della crisi in Ucraina, lanciando tuttavia al leader di Mosca un monito a non ordinare invasioni del Paese. Pena gravi sanzioni economiche che taglierebbero la Russia fuori dal sistema finanziario internazionale.
L’amministrazione, su un altro delicato fronte di politica estera con un rivale strategico, ha anche annunciato un boicottaggio politico delle Olimpiadi invernali di Pechino il prossimo febbraio. Non invierà, ha annunciato, alcuna delegazione ufficiale. Gli atleti statunitensi potranno partecipare e verranno sostenuti da dimora, ha aggiunto il portavoce di Biden, Jen Psaki. L’azione è stata decisa in riposta al “continuo genocidio” nello Xinjiang, ai danni della minoranza degli Uiguri. L’amministrazione è ai ferri corti con Pechino anche per le minacce militari a Taiwan e la repressione a Hong Kong.
Non si è fatta attendere la reazione cinese. Con la rabbia manifestata dopo l’annuncio del “boicottaggio diplomatico” delle Olimpiadi invernali. Il portavoce della diplomazia cinese Zhao Lijian ha accusato gli Usa di aver violato il principio di neutralità politica nello sport. «Il tentativo degli Stati Uniti di interrompere le Olimpiadi invernali di Pechino, basato su pregiudizi ideologici e bugie, esporrà a tutti solo le intenzioni maligne degli Stati Uniti», ha detto.
Biden vuole infine rilanciare nei prossimi giorni più in generale la leadership di Washington sul palcoscenico mondiale, in un guanto di sfida a Mosca e Pechino, con un grande incontro per la democrazia, il Summit for Democracy, organizzato per giovedì e venerdì. L’evento vedrà oltre cento partecipanti in collegamento remoto, tra esponenti governativi e della società civile, con un’agenda dedicata a contrastare l’autoritarismo. Cina e Russia non sono invitate. Il Tesoro Usa dovrebbe per l’ccasione anche annunciare nuove sanzioni contro individui ritenuti responsabili di violazioni dei diritti umani.
Ma è l’appuntamento tra Biden e Putin a essere senza dubbio il più drammatico per l’elevata e ravvicinata posta in gioco. Il Presidente americano dovrebbe invocare l’esistenza di piste diplomatiche. Allo stesso tempo, però, pur senza impegni a interventi militari diretti a fianco delle forze di Kiev vuole evocare un chiaro e fermo sostegno a Kiev. E, soprattutto, lo spettro di drastiche misure contro Mosca in caso di nuove aggressioni russe. A questo scopo la Casa Bianca sta lavorando ai fianchi la nazioni europee per mostrare un fronte comune più duro con Mosca, evitando eccessive cautele alimentate da timori di ritorsioni russe quali riduzioni delle forniture di gas.