Omicron corre veloce, Big Pharma cerca di correre più veloce di lei. È in questa gara tra una variante estremamente contagiosa che, come ha detto il premier norvegese Jonas Gahr Stoere, «cambia le regole del gioco», e le aziende in prima fila nella produzione dei vaccini che si deciderà la sorte del Covid nei prossimi mesi.
In una fabbrica 20 miglia a nord di Boston, centinaia di lavoratori della Pfizer si stanno preparando a produrre milioni di dosi di un nuovo vaccino che potrebbe segnare la prossima fase della lotta contro il virus che da ormai due anni sta influenzando le nostre vite.
Il lavoro sul «booster», come racconta l’agenzia Bloomberg, è iniziato il giorno dopo il Thanksgiving Day del 25 novembre nello stabilimento di Andover, Massachusetts, proprio mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità stava designando un nuovo ceppo di coronavirus, Omicron, come variante da tenere sotto osservazione. L’obiettivo è quello di arrivare a produrre un richiamo adattato a neutralizzare il virus nella sua variante altamente mutata in meno di 100 giorni.
Tante incertezze
Nessuno sa ancora quanto gravi saranno le infezioni provocate dalla nuova variante che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo e che nel giro delle prossime ore sarà già prevalente a Londra. Il consigliere medico della Casa Bianca Anthony Fauci ha affermato che i primi studi sulla sua gravità sono stati finora «incoraggianti». Ma secondo i dati di laboratorio che arrivano da tutto il mondo, il nuovo ceppo appare più capace di eludere i vaccini esistenti rispetto alla Delta.
Delle 43 infezioni statunitensi di Omicron analizzate dal Centers for Disease Control and Prevention, la maggior parte riguardavano persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione, anche se quasi tutti i casi erano relativamente lievi. Numeri ancora troppo bassi per trarre conclusioni. I ricercatori sono però allarmati dalle circa 30 mutazioni nella proteina spike che facilitano l’ingresso del coronavirus nelle cellule. I cambiamenti nel suo aspetto rendono più difficile per gli anticorpi trovare e distruggere la variante. Questo ha spinto Pfizer, il suo partner BioNTech e il concorrente Moderna a iniziare subito a studiare un richiamo capace di intercettare queste mutazioni.