di Lorenza Negri
La sua missione, ereditata dal padre, è duplice: da una parte è l’incaricata umana di mantenere la pace e l’equilibrio tra i comuni mortali e i numerosi clan di creature soprannaturali, dall’altra è una detective delle tenebre che presta le proprie conoscenze alla polizia di Manila aiutandola nella risoluzione di casi legati al mondo magico, partecipando attivamente alla cattura dei mostri più pericolosi con l’aiuto dei kambal (i “gemelli”) Crispin e Basilio, una coppia di fratelli semidei divenuti le sue guardie del corpo. Il volto coperto da maschere teatrali, lo stile da agenti di Matrix, i due si riveleranno molto più che due personaggi di contorno cool. Anche Alexandra è più di quello che sembra: è la Prescelta di turno, al centro di una profezia controversa.
Un po’ Buffy e un po’ Hellboy, un po’ Death e un po’ Night Stalker, Trese è sì derivativa ma vanta una magnifica specificità espressa dalla volontà senza compromessi di Tan di mettere in scena tutto il repertorio di creature del folklore locale. Dalla Dama bianca di Balete Drive ai centauri tiklabang, dai serpentini aswang ai goblin nuno sa punso, dai changeling tiyanak ai santelmo fino al dio guerresco Talagbusao, Trese pullula di esseri fantastici. Tutte questi comprimari contribuiscono a costruire un mondo coerente ed eterogeneo, coeso e complesso: tutti orbitano intorno alla protagonista senza mai diventare meramente strumentali al percorso personale di questa Constantine al femminile, sottendendo a un’integrazione tra umano e soprannaturale, fantastico e horror, reale e irreale in convincente coesistenza. Trese ha il ritmo giusto, l’equilibrio giusto, la dose sufficiente di sangue e violenza, di mistero e crimine, e la commistione ideale di occidentale e orientale.
Il tratto pulito che contraddistingue l’animazione evoca gli anime nipponici ma è realizzato dalla Base Entertainment, uno studio di Jakarta che ha tradotto efficacemente lo stile del fumetto mettendo in scena un mondo lontano dal concetto esotico di Filippine che alcuni di noi possono coltivare per confezionare una realtà cupa dove le minacce soprannaturali sono un surplus straordinario alle avversità ordinarie di cui sono vittime gli uomini come povertà, discriminazione sociale, corruzione politica. La Manila di Trese è un luogo liminale nato dalla fusione dei ricordi dell’infanzia di Tan – cresciuto con le fiabe della nonna su mostri e vampiri – e dalla realtà pulsante e vitale, violenta e brutale della Manila della realtà.
Con una protagonista supercool e magnetica come Alexandra e un universo così affascinante, curioso e dark scaturito dalla specificità del folklore filippino, Trese è l’horror da vedere, se non l’avete ancora fatto. Possibilmente, in lingua originale, per immergersi appieno nelle atmosfere locali grazie anche al suggestivo mix parlato di tagalog, spagnolo e inglese.
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2021-12-14 13:00:00