Il sistema Lega è quello che negli ultimi dodici mesi ha incassato di più dall’alto dei suoi 13 milioni di euro. Poco più di un terzo dei fondi raccolti arriva dalle 35 sezioni regionali e locali, grazie alle quali ha raccolto quasi 5 milioni di euro.
Ma chi finanzia il partito di Matteso Salvini? Alla Lega ultimamente guardano con molto interesse i grandi mobilieri. Giovan Battista Carosi, patron di Mondo Convenienza, lo scorso 6 settembre ha donato 50mila euro, il 27 luglio altri 50mila li ha invece dati la Giessegì industria mobili del maceratese che Salvini ha visitato in uno dei suoi tour elettorali: il patron Gabriele Miccini lo scorso marzo ha chiesto alla Lega di sostenere la riapertura immediata dei negozi di mobili.
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In Liguria la Green Up il 2 settembre 2020 ha invece erogato alla sede regionale del Carroccio 15mila euro: la società gestisce la discarica di Bossarino nel savonese ed è amministrata da Flavio Raimondo, manager anche della Ecosavona attraverso la quale ha sponsorizzato la squadra di calcio di Vado, la Vadese: «Abbiamo accolto l’appello della sindaca Monica Giuliano». Sindaca targata Lega.
Tante le donazioni regionali, come quella della M.G agency di Massimo Gionfriddo, appena nominato responsabile enti locali Lega in Sicilia. Finiti i tempi d’oro dei 49 milioni di euro fondi finanziamento pubblico ricevuto e non rendicontati ai tempi della vecchia Lega Nord, e da restituire adesso in comodissime rate, la gran arte dei fondi che può gestire il partito di Salvini arriva al momento dalla stessa deputazione.
E i nuovi ingressi si presentano con versamenti importanti: a esempio Laura Ravetto, passata alla fine dello scorso anno da Forza Italia alla Lega, ha versato subito 20 mila euro, oltre ai 1.890 euro mensili che il partito chiede ai senatori e deputati.
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di Antonio Fraschilla, Vittorio Malagutti, Mauro Munafò
espresso.repubblica.it
2021-12-21 08:11:00 ,