Palermo. Kaled Jeid Abdul ha gli occhi tristi. Egiziano, 24 anni, arrivato dalla Libia cinque anni fa, qui, in questo centro culturale che è ristorante, luogo di formazione e di difesa dei diritti, lavorava da otto mesi come aiuto cuoco: «Sto imparando a fare i dolci della mia tradizione ma non solo», dice in un italiano ancora stentato perché quando si vive a Ballarò e con lavori di fortuna, nei campi e non solo, non si ha molto tempo di fare pratica. Ma si sta zitti e si lavora.
Oggi Kaled è triste perché il suo luogo di accoglienza e lavoro è stato distrutto da un incendio non volontario, ma causato da un cortocircuito elettrico: Moltivolti il ristorante, coworking e centro culturale di Ballarò diventato in questi anni simbolo di accoglienza e vera integrazione a Palermo, con salari e diritti e con la possibilità di valorizzare la propria cultura di provenienza in cucina e non solo. Un luogo in questi anni meta di chiunque arrivi a Palermo, dai reali di Olanda ai tanti sostenitori di battaglie per il rispetto dei diritti dei migranti e della vita dignitosa soprattutto.
Moltivolti non c’è più al momento o, meglio, non c’è più il suo cuore pulsante: quel ristorante dove lavoravano 35 persone tra migranti e responsabili di un progetto che è simbolo di come si può fare impresa sociale. Kaled racconta la sua storia appena dopo la fine di una riunione con tutti i partecipanti di questo progetto. Molti dei quali da oggi saranno messi in cassa integrazione ma con un guadagno che non copre certo lo stipendio: «Vivo da cinque anni a Palermo, sono egiziano e sono arrivato in Sicilia con un barcone partito dalla Libia – racconta – ho fatto lavori di fortuna, anche la raccolta nei campi per la stagione delle olive o delle arance, e finalmente ho trovato un lavoro stabile come aiuto cuoco. Sono fiducioso perché qui ci sono persone perbene, ma certo spero che non finisca tutto qui». «Abbiamo fatto uno stima dei danni, parliamo di almeno 100 mila euro, con Libera abbiamo avviato subito una raccolta di fondi non solo per provare a riaprire il locale al più presto, ma anche per dare una somma ulteriore rispetto alla cassa integrazione che avranno adesso i nostri dipendenti», dice Claudio Arestivo, uno dei soci dell’impresa sociale.
Qui lavorano ragazzi provenienti dall’Afghanistan, dal Senagal, dal Gambia, dal Marocco, dalla Costa d’Avorio, dalla Spagna «e dalla Sicilia, anche, come me che sono di Ravanusa», dice scherzando, ma non troppo, Lillo Gangi, che è anche un rappresentate di Libera nell’Isola. «Abbiamo ricevuto attestati di solidarietà, ci ha contattato anche l’ambasciata di Olanda, perché da noi sono venuti i Reali in una vista a Palermo, ma è certamente un duro colpo: facciamo molto altro, non solo ristorazione, ma anche assistenza sociale e formazione oltre che sostegno a progetti di accoglienza, ma il cuore del nostro lavoro è la sede di Moltivolti, che è completamente distrutta», dice Jhonny Zinna, rappresentante legale dell’impresa. Escluse le cause dolose, secondo i vigili del fuoco c’è stato un sovraccarico del quadro elettrico e da una scintilla è nato l’incendio che ha distrutto i locali.
Moltivolti in questi anni è diventato anche un riferimento per la rete di ong che operano nel Mediterraneo per salvare vite e nel periodo della pandemia ha distribuito nel quartiere di Ballarò mille pasti al giorno porta a porta grazie a una rete di cento volontari. Adesso serve anche un aiuto economico: «Per consentire un recupero immediato delle attività lavorative e sociali di Moltivolti con la rete di Libera abbiamo deciso di far partire immediatamente una raccolta fondi – Carmelo Pollichino, Presidente Libera Palermo – per convogliare la solidarietà di tutte la rete dei sostenitori, fatta di associazioni, enti privati e singoli cittadini che in queste ore hanno dimostrato grande attenzione per l’accaduto. Al momento è possibile donare sul conto corrente di Libera Palermo che ha sede nel coworking di Moltivolti».
Qui sotto le specifiche per chi vuole aiutare Moltivolti.
CONTO CORRENTE: Libera Palermo
IBAN: IT27J0501804600000011253176
FILIALE: Banca Popolare Etica Palermo
CAUSALE: Sostegno Moltivolti Palermo
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di Antonio Fraschilla
espresso.repubblica.it
2022-02-01 14:43:00 ,