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‘Si poteva scegliere via senza nome per tre Premi Nobel Pace’
(ANSA) – NAPOLI, 11 LUG – La Comunità Ebraica di Napoli
prende posizione contro la decisione adottata dalla commissione
toponomastica comunale, su proposta dell’assessore Alessandra
Clemente, di intitolare una strada ad Arafat: scelta per lui la
seconda traversa di piazza Garibaldi, nei pressi della Stazione
centrale. Un documento del Consiglio della Comunità dichiara di
essere stata “colta di sorpresa, alla fine dello Shabbat, dalla
notizia che l’Amministrazione comunale di Napoli avesse deciso
di intitolare la II traversa Giuseppe Garibaldi a Yasser Arafat.
La sorpresa non risiede tanto nella decisione in sé, visto che
già in passato il protagonismo della giunta comunale guidata dal
sindaco Luigi De Magistris su questioni di competenza di ben
altre istituzioni pubbliche si è manifestato con una visione
dichiaratamente squilibrata della questione
israelo-palestinese”.
“La Comunità Ebraica – si evidenzia – è sorpresa del fatto che
una simile proposta, peraltro accolta dalla commissione
toponomastica comunale, oltre all’inopportunità di sostituire il
nome di un personaggio illustre della storia d’Italia con il
nome di chi non ha alcun collegamento con il luogo, appaia ancor
più discutibile visto che, se è vero che Arafat abbia ricevuto
il premio Nobel per la Pace nel 1994, è altrettanto vero che
quel premio lo ebbe assieme a Shimon Peres e Itzkach Rabin, i
due statisti laburisti israeliani che con Arafat firmarono gli
accordi di Oslo”.
L’assessore Clemente, conclude la nota, “avrebbe potuto fare
una proposta di buonsenso e di conciliazione, intitolando una
strada senza nome ai tre premi Nobel, ma ha scelto di intitolare
una strada a Yasser Arafat dimostrando dove cade la sua scelta
tra il ricordo dei Nobel per la Pace ed il terrorista”. (ANSA).
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