A Posillipo riappare il salotto del feroce Pollione – Campania

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Era sotto le terme. Augusto “cancellò” il primo proprietario




(ANSA) – ROMA, 10 DIC – Un raffinato tappeto di mosaico
bianco con una doppia cornice nera a delimitare il salone
affacciato a picco sul mare di Napoli. Sparito duemila anni fa,
quando la favolosa dimora passò nelle mani di Augusto, rispunta
nella Villa imperiale di Pausilypon un pavimento che potrebbe
finalmente raccontare qualcosa del suo primo proprietario, il
ricco e feroce cavaliere campano Publio Vedio Pollione,
commerciante di vini e uomo politico di successo, vicino
all’imperatore fino a quando non lo mise in imbarazzo al punto
da meritare, una volta deceduto, qualcosa di molto vicino alla
damnatio memoriae. Tanto che Augusto che ne ereditò i beni,
trasformò radicalmente quella villa per cancellare ogni traccia
del suo padrone.
   
Le novità, dopo due millenni di storia e almeno due secoli di
ricerche archeologiche, arrivano oggi da uno scavo che
l’archeologo Marco Giglio dell’Università Orientale di Napoli ha
condotto con la concessione del ministero della Cultura e in
accordo con la soprintendenza all’archeologia, belle arti e
paesaggio del comune campano, impegnata in un progetto di
valorizzazione del parco archeologico di Posillipo. Sotto agli
ambienti di servizio delle terme è emerso un pavimento fatto di
minuscole tessere bianche con una cornice nera che apparteneva
ad un grande salone affacciato sul mare. “La nostra è ancora
un’ipotesi”, sottolinea all’ANSA Giglio. Manca ancora una
datazione stratigrafica, spiega, ma in base allo stile quel
salone potrebbe risalire “all’età tardo repubblicana o al
massimo Augustea”. Augusto regnò dal 27 a. C., Pollione è deceduto
dodici anni dopo quella data, nel 15 a.C., ed è allora che la
sua favolosa villa napoletana è passata nelle mani
dell’imperatore. Che trasformò quel luogo il cui nome in greco
significa “libero dagli affanni” in una specie di città
imperiale, un paradiso com’era stata la villa di Pollione, ma
degno dell’imperatore che voleva essere e consono alla morale
che voleva imprimere al suo regno. Al posto del salotto con
vista in cui Pollione intratteneva gli ospiti e faceva sfoggio
dei suoi beni, ordinò di sistemare le terme, anzi i locali di
servizio per la sua personale spa. Chissà, forse ancora una
volta, a marcare le distanze da quello scomodo ex amico. (ANSA).
   

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