RIMINI – Hotel già prenotato pagato, ma all’arrivo la struttura è piena. E’ successo a Rimini dove diversi turisti hanno avuto l’amara sorpresa una volta giunti nella struttura a due stelle dela frazione di Marebello. Secondo quanto emerso, il titolare ha messo a disposizione sui portali di prenotazione a prezzi allettanti molte più camere rispetto alla reale capacità, ricevendo talvolta un anticipo o addirittura l’intera somma del soggiorno. Sarebbero 500 le prenotazioni effettuate nonostante la disponibilità del due stelle di 40 posti. “200 euro” la caparra già versata dalla donna.
Di fronte all’hotel anche questa mattina c’era un via vai di clienti arrabbiati che dichiaravano di essere stati raggirati e truffati. Hanno chiamato la polizia. “Siamo venuti ora e non c’è nessuna stanza”, ha raccontato una signora appena giunta con marito e nipote da Arezzo. Avevano prenotato fino a Ferragosto.
“Non c’è nemmeno nessuno che spieghi”. Dei proprietari dell’albergo non c’è traccia. I dipendenti, incolpevoli, hanno ammesso che questa storia va avanti da settimane.
Un altro signore, albanese, è arrivato il 6 agosto con la famiglia, aveva prenotato per dieci giorni versando un anticipo di “400 euro”, ha spiegato. “Sono arrivato qua e la camera non era disponibile. Ieri sera ho pagato 1.400 euro” e così gli è stata data una camera, “ma non c’è il mangiare”. Sul profilo dell’hotel presentato su un portale online c’è scritto: “Il nostro ristorante vi accoglierà per cena fino a mezzanotte”. Una fotografia ritrae un’abbondante colazione.
Un’altra famiglia aveva prenotato “pensando di avere compreso l’all-inclusive, e invece non c’è niente di tutto questo. A volte manca il cibo e i clienti vengono mandati via per esubero”. Il padre afferma di avere versato la caparra su un conto “in Irlanda” come altri. Il Comune di Rimini ha emesso un provvedimento di chiusura della struttura già da venerdì. Ma per questioni burocratiche, spiegano dall’associazione albergatori Rimini, l’hotel non è ancora stato chiuso, perché senza la Pec, e con i titolari residenti a Torino, il provvedimento non sarebbe ancora stato notificato. Dall’associazione fanno anche sapere che si tratterebbe di persone note, non nuove a episodi di questo tipo con altre strutture. Nel frattempo sia l’associazione degli albergatori che l’ente locale si sono adoperati per trovare una sistemazione ai vacanzieri in altri hotel.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-08-08 17:33:01 ,bologna.repubblica.it