AGI – Chiuso il G20 degli Esteri e dello Sviluppo di Matera, è ora il turno di Venezia. Ancora poche ore e la città lagunare ospiterà il G20 dell’economia all’Arsenale, un’area di 48 ettari all’estremità orientale del centro storico che fu il cuore dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo.
Qui si incontreranno ministri dell’economia e delle finanze, governatori delle Banche Centrali, economisti e docenti universitari secondo un programma scandito dal Global Forum on Productivity dell’Ocse (oggi e domani), l’International Taxation Symposium (venerdì).
Il vertice vero e proprio tra ministri e governatori delle Banche centrali si terrà venerdì e sabato e poi domenica una conferenza sul clima concluderà l’appuntamento. Attese 63 delegazioni da tutto il mondo per un oltre 300 partecipanti.
Tutto si svolgerà all’interno di una zona rossa che sarà blindata ai non addetti ai lavori con tanto di gabbie di metallo a bloccare calle e vie d’accesso. La città resterà aperta ai turisti, come è stato ribadito più volte anche dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto. Tutta, a eccezione dell’Arsenale dove saranno schierati circa 1500 agenti e militari.
Qui, nei giorni del vertice, sarà vietata la navigazione, saranno bloccati i vaporetti e chiuse le esposizioni della Biennale Architettura, solo quelle che ricadono nell’area interessata. Infine, sarà bloccato tutto il traffico crocieristico in partenza o arrivo a Venezia.
Previste anche alcune manifestazioni di protesta tra cui quelle dei centri sociali. Il timore più grande resta quello legato alla possibile presenza di estremisti e black-bloc che si infiltrino nei cortei, nell’anno in cui cade il ventesimo anniversario del G8 di Genova.