Oggi ci si può preparare a un colloquio di lavoro simulando un’intervista in una call. Dall’altra parte non c’è una persona, ma un bot conversazionale guidato dall’AI che guiderà l’intervista attraverso domande mirate allo specifico ruolo a cui ci si vuole candidare. Si chiama EpiCopilot ed è uno strumento di Conversational AI creato da Epicode, portale Edu-Tech italiano, che punta a preparare ai colloqui di selezione gli studenti iscritti ai suoi programmi.
Il progetto, sviluppato dal team tecnico di Epicode sotto la guida di Diego Banovaz, è stato ideato partendo da domande fatte dalle aziende durante i colloqui di selezione, aggiungendo le indicazioni di esperti in orientamento professionale. Nello specifico l’AI di Epicode è stata addestrata su un dataset di oltre 8000 domande tratte da colloqui sostenuti da ex studenti di Epicode, aggiornato costantemente dalla community con domande suddivise per tipo di azienda, tecnologia e livello di seniority. In questo modo EpiCopilot garantirebbe un’esperienza personalizzata, valutando con precisione competenze tecniche e soft skill e offrendo suggerimenti mirati per migliorare le performance dei candidati.
Come funziona il recruiter AI
Dopo aver caricato il proprio curriculum, il candidato può scegliere se esercitarsi su posizioni predefinite o inserire un’offerta specifica. EpiCopilot elabora domande personalizzate, osserva il comportamento dell’intervistato e reagisce in base alle risposte e alla prossemica rilevata. Al termine, viene prodotto un report che determina la pertinenza del profilo dell’intervistato rispetto alla posizione, ai proprietà e agli obiettivi dell’azienda. Inoltre, viene valutata la competenza tecnica, nonché l’adeguatezza linguistica e delle soft skill, sulla base del modello tassonomico della teoria dei Big Five, le cinque dimensioni di personalità: l’estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, serietà-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura mentale-chiusura mentale. A integrare il feedback, EpiCopilot fornisce suggerimenti pratici su cui lavorare per migliorare le risposte, i contenuti e lo standing, così da massimizzare la performance al colloquio di lavoro.
La nostra prova con Nick il “precisino” e Elena “l’entusiasta”
Per testare la nuova funzionalità ci siamo registrati sul sito, caricando il curriculum e selezionando due posizioni. La prima è una posizione per un posto a Google: Communications Specialist, YouTube, Business to Business (English, Italian). La seconda è una posizione in un’importante azienda tecnologica come Senior Public Relations Manager. Una volta eletto il ruolo, si clicca su “Inizia colloquio” e si apre una pagina simile alle app di videoconferenze. Con la telecamera attiva, il chatbot avvia l’intervista, che dura circa 45 minuti.
Leggi tutto su www.wired.it
di Marco Trabucchi www.wired.it 2024-11-16 05:50:00 ,