di Lino Garbellini
Abbiamo provato in anteprima Nintendo Switch Sports, svelato al Nintendo Direct lo scorso febbraio e disponibile dal prossimo 29 aprile. È la versione per l’ultima console Nintendo dello storico titolo che ha fatto la fortuna della Wii, il gioco mantiene allure e divertimento del precedente, sopratutto riguardo all’intrattenimento di gruppo, ma sfrutta tutte le potenzialità della nuova piattaforma in termini d’interazione online e precisione dei movimenti di gioco.
Gli sport disponibili sono sei: calcio, pallavolo, bowling, tennis, badminton e chanbara, un settimo arriverà in autunno. Rimane il classico meccanismo base, la simulazione nella vita reale dei veri movimenti richiesti dallo specifico sport per muovere l’avatar sullo schermo, il tutto è possibile grazie ai controller Joy-Con (più piccoli e comodi di quelli per la Wii) e in alcuni casi anche grazie un’apposita fascia da gamba.
I movimenti sono estremamente realistici e i controller sensibili anche ai dettagli dell’azione, ancora più che in passato chi si aspetta di non faticare e sudare ha sbagliato videogioco, ora è aumentata la dose di divertimento grazie a un maggiore livello d’interazione. È possibile giocare fino ad un massimo di quattro persone, a squadre oppure come sfida. Quando e se servono intervengono i personaggi gestiti dalla CPU, ottimo il livello di personalizzazione dell’avatar con possibilità che seguono i trend attuali e giovanili in termini d’inclusione ed estetica.
Nell’era del metaverso l’intenzione di Nintendo è sfruttare e implementare al massimo le sfide on-line che la tecnologia attuale offre rispetto ai tempi della Wii.
Noi ci siamo cimentati in tutte e sei le discipline, un breve ed efficace tutorial accompagna la prima partita di ogni sport e si rivela indispensabile per proseguire. La pallavolo è semplice, ma al contempo avvincente, il tempismo è l’aspetto fondamentale per portare a abitazione dei colpi in grado di pietrificare l’avversario e sia che giochiate assieme a un compagno in carne e ossa sia contro, lo spirito di gruppo o di sfida non manca. Simile in termini di semplicità e divertimento è il tennis, in cui dopo un dieci minuti di gioco si riescono a padroneggiare anche colpi più complicati e vincenti come ace e volée. Il badminton alza un filino l’asticella della difficoltà a nostro parere, oltre al tempismo è necessario anche stare molto attenti al movimento del polso in tutte le sue sfumature e all’inizio non è molto intuitivo.
Source link
www.wired.it
2022-04-12 10:32:54