ROMA — Un comitato per sostenere la candidatura italiana a Euro 2032 . È quanto annunciato dal ministro per lo Sport e per i giovani Andrea Abodi , a margine del convegno “Il futuro degli stadi in Italia”, organizzato dalla Lega Serie A e che si è svolto martedì nel Salone d’Onore del Coni a Roma. Il comitato – ha fatto sapere Abodi – sarà istituito questo pomeriggio tramite Dpcm già “formalizzato e chiuso” e avrà il compito di sostenere la candidatura italiana a gli Europei del 2032. “Sarà parte del dossier che la Figc presenterà e che sarà qualificante per la scelta finale”, ha precisato il ministro.
Gravina: “Euro 2032 occasione per nuovi stadi”
Sulla candidatura a Euro 2032 è intervenuto anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina , in collegamento da remoto: “È una grande occasione per compiere il passo avanti che molti si auspicano”, ha commentato, aggiungendo che “organizzare l’Europeo in Italia sarebbe un’opportunità per il Paese per gli investimenti , ma soprattutto per la credibilità a livello internazionale”.
Stadi in Italia: ecco la situazione
Investimenti più che mai necessari, viste le pessime condizioni in cui versano gli impianti sportivi italiani. Al proposito, lo stesso Gravina ha pronunciato parole al vetriolo: “In Italia siamo lontani anni luce rispetto agli altri Paesi europei nel processo di evoluzione e nella crescita di un asset come quello degli stadi, che è fondamentale”. A sostegno delle sue parole il presidente della Figc ha portato dei numeri: “Negli ultimi 15 anni sono stati realizzati nei paesi Uefa 187 nuovi stadi, in Polonia e Turchia ben 29, mentre in Italia soltanto 5. L’incidenza è del’1% degli investimenti totali in Europa”. Un confronto impietoso, se aggiungiamo che l’età media degli impianti in Italia è di 68 anni, mentre in Germania e Inghilterra è rispettivamente di 38 e 35 anni, come ha fatto notare nel corso dell’Marco Casamonti , autore del restyling della “Dacia Arena” di Udine.
Abodi: “Stadi moderni solo con Euro 2032”
Riqualificare gli stadi italiani è una necessità impellente. Proprio per questo Abodi si augura che la Uefa permetta di allargare il numero di stadi che ospiterebbero la competizione nel nostro Paese, spiegando, tuttavia, che “l’inevitabilità degli Europei per cambiare gli stadi in Italia è mortificante”.