L’election day di quest’anno negli Stati Uniti non era (apparentemente) un appuntamento di cartello per la politica americana: non c’erano di certo le elezioni presidenziali o quelle di metà mandato. Si è trattato quasi esclusivamente di consultazioni locali, con singoli Stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo governatore o esprimere la propria opinione su singole questioni.
Tra queste istanze c’era però l’aborto, con un referendum organizzato in Ohio per tutelare il diritto e inserirlo nella costituzione statale. Più del 56% degli elettori ha accettato di farlo, segnando una grande vittoria per i diritti civili e per il Partito democratico. Questo successo però arriva da lontano, in scia alle precedenti consultazioni sul tema in altri Stati: ora potrebbe aprirsi un nuovo momento politico verso le elezioni presidenziali del prossimo anno, dove con ogni probabilità torneranno a sfidarsi il presidente Joe Biden e il suo predecessore Donald Trump.
Perché si tengono referendum sull’aborto
Oltre un anno fa la Corte Suprema americana ha ribaltato la storica sentenza Roe vs Wade, dando ai singoli Stati il potere di decidere se e come vietare l’aborto. Il verdetto ha stabilito che non esiste più un diritto costituzionale all’aborto, producendo un’ondata di divieti che hanno avuto un impatto sull’assistenza sanitaria e hanno generato nuove battaglie legali. Da allora si sono tenuti referendum in varie parti del Paese, per difendersi dall’attacco portato avanti su scala nazionale.
La tutela del diritto all’aborto ha vinto in ogni consultazione popolare da quando si è espressa la corte. Gli elettori hanno sostenuto esplicitamente i diritti attraverso iniziative elettorali in California, Kansas, Kentucky, Michigan, Montana, Vermont e ora Ohio. Secondo un sondaggio del Pew Research Center, la maggioranza dell’opinione pubblica non ha approvato la decisione della Corte Suprema, con il 62% degli americani afferma che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi.
A rendere ancora più importante l’ultimo risultato c’è il passato recente dell’Ohio, dove sia nel 2016 che nel 2020 hanno trionfato i repubblicani con Donald Trump. Una vittoria qui conta ancora di più per il Partito democratico: dopo questo successo, politici, analisti e attivisti hanno iniziato a chiedersi cosa significa questa vittoria per le elezioni del prossimo anno.
L’impatto sulle elezioni del 2024
Il tema dell’aborto potrebbe diventare un traino per la campagna nazionale dei Dem, portando il dibattito fuori dai confini locali. La tendenza è chiara ed è stata confermata anche dagli altri Stati che si sono recati alle urne quest’anno. In Virginia i democratici hanno trionfato dopo la campagna elettorale repubblicana incentrata su un “limite ragionevole” che avrebbe vietato la maggior parte degli aborti oltre le quindici settimane di gravidanza. In Kentucky, il governatore democratico in carica Andy Beshear ha sconfitto il suo avversario repubblicano anti-aborto. In Pennsylvania il tema è stato centrale nel voto, con i democratici che hanno conquistato un seggio alla Corte Suprema locale.
Leggi tutto su www.wired.it
di Francesco Del Vecchio www.wired.it 2023-11-19 16:00:00 ,