Si sono accampati di fronte alle università per protestare contro il caro affitti. Ma quanto costa agli studenti vivere nelle città universitarie? E quanto sono aumentati questi prezzi negli ultimi anni? Per capirlo, Wired ha chiesto aiuto al Centro studi di Immobiliare.it, uno dei principali portali italiani del real estate.
La richiesta quella di prendere in considerazione le principali città che sono sedi di almeno un’università. Ovvero Roma, Milano, Bologna, Napoli, Venezia, Torino, Bari, Trento, Genova, Palermo, Parma, Pavia e Siena. E di estrapolare i dati relativi al costo dell’affitto medio mensile degli affitti di tre diverse soluzioni: le stanze singole, verosimilmente le più ricercate tra chi frequenta l’università, quindi i mono e i bilocali. L’idea quella di usare questi ultimi come cartina di tornasole, per capire cioé se il caro affitti abbia riguardato solo le stanze per gli studenti o più in generale il mercato immobiliare. Ecco i risultati.
Lo scenario:
Gli aumenti dei prezzi delle stanze
Il confronto relativo all’andamento dei prezzi è stato tra quello del 2019, ovvero di prima che la pandemia sconvolgesse anche il mercato immobiliare, ed il 2023. Il dato è espresso come variazione percentuale tra il valore registrato quattro anni fa e quello odierno. Va detto che in tutte le 13 città prese in considerazione i prezzi delle stanze singole sono aumentati, anche se ci sono variazioni significative tra una realtà e l’altra. Nel grafico sottostante il dettaglio.
Il record spetta a Bari, dove una stanza singola costa il 39,7% in più rispetto a quanto costasse nel 2019. Quello che prima si pagava 100 euro, in altre parole ora si paga 139,7. Seguono Palermo (+38,9%), Parma (+29,8%) e Pavia (+22,4%). Milano, la città che ha visto nascere la protesta di fronte alla storica sede del Politecnico, ha registrato un incremento del 7,5% rispetto a prima della pandemia. Prezzi sostanzialmente invariati infine a Siena, dove l’aumento è stato di appena lo 0,1%.
Il confronto con mono e bilocali
Con le sole eccezioni di Milano e Torino, in tutte le città prese in considerazione gli aumenti del costo degli affitti di stanze singole è stato più alto di quello di mono e bilocali. Nel grafico sottostante il dettaglio.
Bari e Palermo, le due realtà in cui l’incremento del costo delle stanze singole ha sfiorato il 40% rispetto a prima della pandemia, hanno visto aumenti contenuti entro il 15% per le altre soluzioni prese in considerazione. Addirittura, nel capoluogo siciliano il canone di locazione dei monolocali si è ridotto dell’8,4%. Particolare il caso di Venezia: bilocali in calo del 7,9, monolocali del 21,3 ma le stanze singole costano il 3,8% in più. Ma che significa tutto questo in termini assoluti?
Il costo degli affitti
Il valore più alto è lo si registra a Milano, dove l’affitto di una stanza singola costa, in media, 627 euro al mese. Un prezzo superiore a quello di un bilocale a Torino, il cui affitto è stimato dal Centro studi di Immobiliare.it in 548 euro al mese. Questo il dettaglio, città per città.
Ogni bolla rappresenta una città, le dimensioni indicano il prezzo, il colore fa riferimento alla soluzione, come indicato nella parte bassa del grafico. Detto del capoluogo lombardo, la seconda città più cara è Bologna, dove una stanza costa in media 468 euro al mese, seguita da Roma con 461. La più economica è Palermo, dove per affittare un locale in un appartamento da condividere servono 307 euro al mese.
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di Riccardo Saporiti www.wired.it 2023-05-30 05:00:00 ,