Lo hanno aspettato vicino al cancello della sua villetta, poi approfittando del buio lo hanno raggiunto alle spalle e appena sceso dall’auto lo hanno aggredito. È stato vittima di un vero e proprio agguatoFrancesco Coco, 73enne maresciallo in pensione e ex sindaco di Roccabernarda, piccolo adesso ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Catanzaro.
A firmarlo, due diciassettenni del posto, identificati in una manciata di ore dai carabinieri di Petilia Policastro e al momento denunciati a piede libero. Sono stati loro ad aspettare l’ex sindaco sotto abitazione, per poi aggredirlo anche con un bastone. Il settantatreenne è stato colpito più volte, anche al volto e alla testa. Quando la moglie, allertata dalle urla, è arrivata in giardino i due erano già fuggiti, il marito invece era a terra. Il volto, una maschera di sangue.
Immediatamente l’ex sindaco è stato soccorso e trasferito prima in ospedale a Crotone, poi a Catanzaro. Dopo i primi accertamenti che hanno escluso emorragie interne, è stato ricoverato in neurochirurgia dove rimane in osservazione. A Roccabernarda invece la macchina delle indagini è partita subito. Le telecamere di videosorveglianza hanno mostrato chiaramente due uomini a volto coperto che aggredivano il 73enne per poi fuggire verso i campi vicini. È lì che i carabinieri hanno trovato due magliette ancora sporche del sangue dell’uomo. Un elemento fondamentale per arrivare all’identificazione degli autori dell’agguato.
Si tratta di due diciassettenni, facce note in paese. A dispetto della giovane età, entrambi sono conosciuti come teste calde e già in passato si sono fatti notare dalle forze dell’ordine, anche per le parentele ingombranti di uno dei due, nipote del boss di uno dei clan della zona. Rimane ancora oscuro il movente del brutale pestaggio. Per questo le indagini Proseguono a pieno ritmo. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere pubbliche e private del paese per arrivare ad un’identificazione certa, mentre si lavora sull’entourage dei due per comprendere per quale motivo i due si siano scagliati con tanta violenza contro l’ex sindaco.
Insignito del titolo di cavaliere della Repubblica italiana nel 2006, Coco in zona è noto per aver pubblicamente assunto posizioni nette contro la ‘Ndrangheta, che gli sono costate minacce e intimidazioni. Nel 2018 l’auto della moglie è stata incendiata, l’anno successivo è toccato alla sua.
A Roccabernarda è stato sindaco, a capo di una lista di centrodestra, dal 2002 al 2007, quindi è tornato in consiglio comunale da consigliere nel 2017. Dal 2020 al 2021 è stato anche consigliere provinciale dal 2020 al 2021.
Il sindaco di Roccabernarda, Luigi Foresta, insieme a tutta l’amministrazione, ha espresso in un messaggio vicinanza e solidarietà a Coco: “Siamo vicini con la mente e con il cuore – afferma – al nostro concittadino. Atti del genere sono vergognosi, inauditi e incidono negativamente sulla tranquillità di una intera cittadinanza. Siamo certi che le autorità competenti troveranno i colpevoli di questo vigliacco gesto così da permettere giustizia nei confronti del maresciallo e di tutta la sua famiglia”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-07-10 10:50:43 ,www.repubblica.it