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Nel 2023, il mercato
dell’Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5
miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto
all’anno precedente. Nonostante la crescita scarso rispetto
al periodo 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un
interesse vivace per le soluzioni digitali, con un aumento delle
soluzioni innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei
provider tecnologici (+13%). E’ quanto emerge da una studio
dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del
Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research &
Innovation for Smart Enterprises) dell’Università ddi Brescia,
presentata oggi nel corso della seconda giornata di Agrifood
Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e
dalla Camera di Commercio di Salerno.
Il report dimostra che i processi basati sull’intelligenza
artificiale guideranno la metamorfosi del settore
agroalimentare. Rimane tuttavia principale l’esigenza di fornire
maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di
transizione digitale. Le aziende agricole si stanno focalizzando
su soluzioni di software necessarie per l’integrazione dei dati
e la gestione efficiente delle risorse.
“Il futuro dell’agricoltura italiana passa inevitabilmente
attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e
l’intelligenza artificiale”, ha detto il direttore scientifico
dell’evento Alex Giordano. “Questi strumenti non sono solo
un’opportunità per aumentare la produttività, ma soprattutto per
rendere le nostre pratiche agricole più sostenibili ed
efficienti. Grazie all’Ai, possiamo ottimizzare l’uso delle
risorse naturali, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione
dei dati, garantendo una maggiore trasparenza lungo tutta la
filiera agroalimentare. L’Italia ha tutte le potenzialità per
guidare questa metamorfosi, ma è essenziale fornire alle
piccole e medie imprese il supporto necessario per adottare
queste tecnologie e competere su scala unitario. La combinazione
di innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente può essere
la chiave per un’agricoltura più resiliente e competitiva”.
La pratica agricola del carbon farming – che mira a catturare
e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di
gas serra e preservare la biodiversità – resta limitata in
Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dichiara di
conoscerla e solo il 9% che la adotta.
La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave
per garantire trasparenza e sostenibilità lungo la filiera
agroalimentare. Il mercato delle soluzioni digitali per la
tracciabilità è in forte crescita, con un incremento del 22% nel
2023. Il report sottolinea che tecnologie come l’Internet of
Things, il Cloud e la Blockchain stiano trasformando il modo in
cui i dati vengono raccolti e condivisi, migliorando la
visibilità e la sicurezza delle informazioni lungo la supply
chain.
La seconda edizione di Agrifood Future offre un’arena non
ideologica per discutere soluzioni e idee innovative.
L’appuntamento è a Salerno fino a domani in diverse location
della città, con un programma ricco di interventi, workshop e
momenti di confronto su temi cruciali per il futuro
dell’agroindustria.
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