La campagna internazionale inizierà il 1° ottobre e avrà come ambasciatrice in Italia Mara Venier. Lo fa sapere la fondazione Airc, organizzazione per la ricerca sul cancro fondata negli anni ‘60 da Umberto Veronesi che sarà anche quest’anno partner ufficiale dell’iniziativa. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, si è deciso, in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), che centinaia di monumenti ed edifici comunali saranno illuminati di rosa.
La Breast cancer campaign, ideata più di trenta anni fa da Estée Lauder Companies (azienda americana nel mercato dei cosmetici), è una iniziativa che durerà un mese e che ha lo scopo di aiutare la ricerca dei trattamenti efficaci per il cancro al seno, in particolare per le forme più aggressive della malattia. Una causa quanto mai importante, fa sapere Airc, dato che il cancro al seno è il tumore più comune tra le donne, con 55.000 nuovi casi diagnosticati in Italia ogni anno.
I nuovi obiettivi
Come ci dicono i dati della fondazione, sebbene il tasso di sopravvivenza a cinque anni per il tumore al seno sia aumentato all’88%, c’è ancora del lavoro da fare per colmare il divario rimanente del 12%. “Per questo il nuovo nastro rosa di Airc è diverso dal solito: è incompleto, come l’obiettivo che non è stato ancora pienamente raggiunto”. La fondazione, però, si sta impegnando a finanziare progetti di ricerca innovativi che hanno il potenziale per trasformare il trattamento del tumore al seno, specie per le patologie più rare. Queste includono il cancro al seno triplo negativo, che può colpire anche le donne giovani, e tutti i carcinomi mammari una volta che si verificano le metastasi. Per affrontare questa sfida, la fondazione ha stanziato oltre 14,5 milioni di euro per 139 progetti di ricerca sul cancro al seno nel 2023, distribuiti tra laboratori di istituti, ospedali e università di tutto il paese.
Come spiega Airc, la campagna contro il cancro al seno non solo raccoglie fondi per la ricerca, ma mira anche a responsabilizzare le donne a prendere il controllo della propria salute e a promuovere un migliore accesso agli screening e ai trattamenti. Questo perché la diagnosi e il trattamento precoci di questo tipo di malattia influenzano positivamente i tassi di guarigione. Questo è il motivo per cui “illuminando di rosa i punti di riferimento e indossando il nastro rosa, tutti noi possiamo mostrare il nostro sostegno alle persone colpite dal cancro al seno e contribuire a diffondere il messaggio” .
Emanuela Sabbatini conosce in prima persona le difficoltà di ricevere una diagnosi in giovane età. Aveva solo 28 anni quando ha ricevuto la notizia. Sottolinea perciò l’importanza della ricerca per trovare una cura. “Senza di essa, non c’è speranza di sopravvivenza”. Ora, grazie al sostegno di donatori e aziende, sono stati compiuti progressi significativi nella ricerca sul cancro al seno, dice Airc. Le diagnosi sono più precise, accessibili e disponibili per un pubblico più ampio di donne. I trattamenti sono ora più mirati ed efficaci e offrono alle pazienti maggiori possibilità di sopravvivenza.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2023-09-29 12:04:30 ,