Al MANN dopo 50 anni riapre il Giardino della Vanella – Campania

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Giulierini: terzo cuore verde, si collegherà con parco Colosimo


(ANSA) – NAPOLI, 23 DIC – Dopo cinquant’anni il Museo
Archeologico Nazionale di Napoli ritrova il suo terzo spazio
verde, il Giardino della Vanella, circa 1000 metri quadrati con
duecento anni di storia. “Oggi si completa quel percorso di
tutela e valorizzazione del verde museale, partito con il
restauro e la riapertura dei Giardini delle Fontane e delle
Camelie nel 2015 – ricorda il direttore del MANN Paolo
Giulierini – Il Giardino della Vanella ci porta a dialogare
sempre più con la città: in rete con la Regione Campania, che ha
inserito il MANN nel gruppo di progettazione, quest’area potrà
essere collegata presto con il parco adiacente dell’Istituto
Colosimo. Anche questo giardino è coperto dal wi-fi e
prossimamente i visitatori potranno scoprire con QRcode i
collegamenti tra le specie botaniche e quelle rappresentate
nelle nostre opere, grazie agli studi compiuti con il
Dipartimento di Agraria della Federico II”. Progettato
dall’architetto Pietro Bianchi nel 1832, il giardino della
Vanella, posto oggi tra l’edificio seicentesco e il ‘braccio
nuovo’ costruito ad inizio del secolo scorso, fu riqualificato
tra il 1924 e il 1932 dall’allora giovane direttore Maiuri, che
difese le aree verdi del museo dall’assalto edilizio di quegli
anni chiedendone il vincolo. Dopo la guerra fu poi dismesso e
ridotto a deposito di marmi. Fulcro dell’area è la peschiera,
voluta proprio da Maiuri, che riproduce in scala 1: 10 quella di
una villa formiana, presenza che rappresenta una
‘anticipazione’ della sezione dedicata alla tecnologia romana di
prossima apertura. Tra le piante scelte camelie, rose iceberg e
papaveri orientali. E in primavera prevista l’apertura anche
dell”Ipogeo di Caivano, (monumento funerario di epoca romana
che fu portato al museo un secolo fa) con la riqualificazione
del porticato attiguo. Il progetto che ha previsto l’uso di
fondi Pon 2014-2020 (“Li abbiamo spesi tutti” ha sottolineato
con soddisfazione Giulierini) è stato realizzato dall’architetto
Silvia Neri; lo studio museografico è di Andrea Milanese (MANN).
   
(ANSA).
   

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