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Sono patiti i lavori di restauro
nel Giardino delle Fontane del Museo Archeologico Nazionale di
Napoli. In circa centoventi giorni torneranno a zampillare le
tre fontane decisive che rappresentano il frutto di una
commistione fra elementi in marmo provenienti da vasche antiche
di epoca romana e strutture in muratura di mattoni di tufo
intonacati. Gli interventi, finanziati grazie a un’erogazione
liberale da parte di Acquacampania S.p.A. (Nepta- Gruppo
Italgas), la società che gestisce l’Acquedotto della Campania
Occidentale, saranno volti a rifunzionalizzare e valorizzare uno
dei tre cuori verdi che, dopo il riallestimento del 2016,
arricchiscono il percorso di visita del MANN. “Grazie al
Mecenate che, con l’efficace strumento di Artbonus, ha sposato
un progetto importante: si promuove non soltanto la vocazione
alla sostenibilità, ma anche la necessaria propensione allo
studio museografico rigoroso. Con quest’intervento di restauro,
abbiamo avuto la possibilità di ripercorrere le diverse fasi
decisive che hanno caratterizzato la vita dei nostri giardini;
da una parte, si è lavorato sull’immaginario ottocentesco che
vedeva nei cortili uno spazio per esporre reperti a cielo
aperto; d’altro canto, si è approfondita la funzione che il
Giardino ha avuto nel corso del XX secolo, quando gli interventi
architettonici si sono basati sempre più sulla necessità di
integrare le aree esterne negli itinerari di visita”, commenta
il Direttore Generale dei Musei Massimo Osanna.
Dopo la fase preliminare di analisi diagnostica, gli interventi
contempleranno sia il restauro delle componenti archeologiche
assemblate, provenienti da vasche antiche di epoca romana, sia
il restauro delle parti architettoniche delle fontane, risalenti
ai primi del ‘900 e costituite da strutture in muratura di
mattoni di tufo intonacati inseriti nel terreno.
“Come presidente dell’Advisory Board del MANN, dalla fine del
2021 ho preso a cuore personalmente l’attività di valorizzazione
dei giardini storici del Museo. Oggi si parla molto di bilancio
sociale delle istituzioni, che devono parlare il linguaggio
della contemporaneità, educando al rispetto dell’ambiente in cui
viviamo. Ringrazio Paolo Giulierini, con cui questo progetto ha
preso il via, e ringrazio naturalmente Massimo Osanna, con cui
festeggeremo la conclusione dei lavori”, commenta la Presidente
dell’Advisory Board, Mirella Barracco.
“L’attività filantropica della nostra consociata Acqua Campania
– sottolinea Stefano Mereu, Presidente di Nepta (Gruppo Italgas)
– riflette l’attenzione per la creazione di valore per il
territorio e le comunità servite. Con il supporto al progetto di
restauro delle fontane del MANN, rendiamo concreto l’impegno di
preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale
italiano, unico al mondo”. I lavori di restauro delle fontane
decisive del Giardino Orientale del MANN sono stati progettati e
saranno seguiti dal Laboratorio di Restauro del MANN
(Responsabile Mariateresa Operetto con Manuela Valentini),
insieme all’architetto e paesaggista Silvia Neri. Il
responsabile unico del progetto è l’architetto Amanda Piezzo.
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